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“Salute mentale a rischio e senza risorse”: appello ai candidati

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Sono 42 le associazioni del territorio che si occupano di salute mentale che hanno deciso di presentare alla politica piemontese, in modo compatto, un appello per l’assistenza in quest’ambito. Ciò che denunciano è una situazione molto grave, con fondi risicati e una grave carenza di personale. Tutto ciò a fronte di un ampliamento delle situazioni di disagio e sofferenza psicologica che si presentano oggi, soprattutto tra le persone più giovani. Per esempio, il reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino ha registrato un aumento del 40% dei ricoveri per tentato suicidio da dopo la pandemia.

Le associazioni denunciano che le risorse destinate alla salute mentale sono inferiori alla media nazionale (il 3% dei fondi sanitari regionali): si fermano al 2,7% e soprattutto sono molto sotto alla soglia del 5% che nel 2001 i presidenti delle regioni avevano scelto di raggiungere. I dipartimenti di salute mentale (Dsm) in Piemonte hanno inoltre un personale sottodimensionato rispetto alla media italiana. Questa si attesta su 60 professionisti ogni 100mila abitanti, mentre in Piemonte sono soltanto 39. Il risultato di questi e altri fattori è quindi che molte persone faticano a essere curate, non riescono ad accedere alle cure, o si rivolgono ai pronto soccorso che non hanno le risorse e le competenze per gestirle. L’impegno richiesto a politici e politiche è prima di tutto di raggiungere finalmente la quota del 5% di spese sanitarie dedicate alla salute mentale, con uno step intermedio al 4% nel corso del prossimo anno. Poi si richiedono un aumento del tasso di nuovi casi trattati, l’attuazione del budget salute per i Dsm, la previsione di momenti di coinvolgimento di familiari e utenti nei piani di cura e l’attivazione della Consulta regionale per la salute mentale. Altra parola chiave è la prevenzione, unita alla territorialità, da potenziare con assistenza ambulatoriale, domiciliare e semiresidenziale e con l’assunzione di 200 professionisti all’anno per i prossimi quattro anni. E riguardo alla salute delle persone più giovani, le associazioni ritengono importante un’attenzione particolare al passaggio dai sistemi di assistenza dei minori a quelli per adulti, un momento oggi molto delicato.

Un appello che hanno deciso di sottoscrivere diversi politici e diverse politiche, di più schieramenti. Alla presentazione al centro Lombroso di Torino, erano infatti presenti esponenti del Partito democratico, della lista Cirio presidente, dell’Alleanza Verdi e Sinistra italiana, del Movimento 5 Stelle, di Stati uniti d’Europa per il Piemonte e di Piemonte popolare. Tutti i candidati intervenuti si sono dimostrati disponibili ad accogliere l’appello, chi insistendo su alcune questioni portate all’attenzione – come Sarno e Valle del Pd, Malorzo dell’M5S o Sacco della lista di Cirio -, chi rivendicando le azioni fatte negli ultimi anni di governo della Regione tra cui la sperimentazione dello psicologo delle cure primarie o lo psicologo nelle scuole – come Vignale della lista Cirio presidente. Un richiamo a tenere alta l’attenzione è arrivato dalla consigliera del Pd Canalis, secondo cui è necessario mantenere la pressione sul governo nazionale affinché il fondo sanitario nazionale non si riduca ulteriormente.

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