Parte oggi il Salone Off, la serie di eventi diffusi che da vent’anni fa da contorno al Salone internazionale del libro di Torino attraverso decine di iniziative a sfondo sociale e culturale, con i libri e l’editoria a costituire il naturale fil rouge con la città. Per due settimane, dal 3 al 14 maggio, 650 appuntamenti coinvolgeranno 300 spazi nelle otto Circoscrizioni di Torino e in 23 Comuni della Città metropolitana, fra incontri con gli autori, proiezioni cinematografiche, concerti, spettacoli teatrali e workshop.
Eventi diffusi tra musei, carceri e città
“Torino è sempre stata la città del Libro, il posto in cui la cultura prende vita e si mette al servizio delle persone”, ha detto questa mattina la direttrice di SalTo, Annalena Benini, intervenendo all’inaugurazione ufficiale del Salone Off, nell’auditorium del Sermig. Un’occasione per presentare il programma ricco di eventi, fra cui il confermatissimo “Voltapagina”, il ciclo di nove eventi dedicati alle case circondariali del Piemonte: “Gli eventi del Salone Off restituiscono il senso di cosa significhi la cultura e i libri in carcere, è qualcosa che ti fa compagnia e per noi ha un significato enorme, senza contare che i detenuti sono quasi tutti stranieri ed è come se il Salone si aprisse al mondo”, ha detto Rita Monica Russo del Provveditorato.
In occasione dei 200 anni dalla nascita del Museo Egizio, il direttore Christian Greco presenta il ciclo di sei eventi che coinvolgeranno studiosi e autori di spessore come il premio Nobel Orhan Pamuk, Giulia Grechi, Tristram Hunt, Christophe Boltanski, Salvatore Settis e Aldo Schiavon.
Tra le novità l’attesa “read parade” (11 maggio, ore 17), il progetto curato da Tom Muller e Vincenzo Latronico in collaborazione con Lucy sulla cultura e Associazione Murazzi del Po che prevede l’allestimento di un carro sul quale si alterneranno scrittori e dj da Lingotto fino a piazza Vittorio.
Impatto economico triplicato per l’evento culturale più grande d’Italia
La presentazione degli eventi ha fornito il pretesto per presentare in grande stile la 36esima edizione del Salone internazionale del Libro, che da giovedì 9 a lunedì 13 maggio animerà il centro congressi Lingotto. “L’evento culturale più importante d’Italia” ha sottolineato il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, mentre il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha evidenziato l’importanza della cultura come “antidoto alla violenza”, richiamando la difficile situazione in corso a Gaza e in Ucraina.
Silvio Viale, presidente dell’associazione culturale “Torino, la città del libro“, ha presentato il confronto tra l’impatto economico del Salone da sette edizioni a questa parte: nel 2017 la ricaduta economica diretta era di 14,262 milioni, con un impatto diretto complessivo di 31,062 milioni e un totale di 165mila visitatori. Negli anni il Salone ha visto l’aggiunta dell’Oval (2019), del centro congressi (2021), dell’area esterna e della pista 500 (2023): questa edizione vedrà l’apertura del padiglione 4, con una superficie che raggiungerà i 137mila metri quadri. Secondo le ultime stime, la ricaduta economica diretta nel 2023 è stata di 30,023 milioni, praticamente quanto l’impatto diretto registrato nel 2017, che lo scorso anno ammontava invece a 92,059 milioni.