I dati social certificano il successo del Salone torinese su Tempo di Libri, la rassegna di Milano. Più messaggi pubblicati sui canali ufficiali, maggiore interazione con gli utenti, e il doppio di UGC, user generated content, cioè i post scritti dal pubblico.
Se già il numero di visitatori aveva svelato il vincitore tra le due rassegne, il lavoro di Quaerys, start-up di social media analysis, incorona Torino e il suo salone.
Premessa doverosa: Tempo di Libri è appena nata, motivo per cui inevitabilmente il numero di fan sui canali social è inferiore. Ma i dati sull’attività sono incontrovertibili: nei cinque giorni di Salone, l’evento ha spopolato su Twitter, scatenando l’attività online dei propri follower. Quasi 23mila post a tema torinese apparsi sul sito di microblogging, il doppio del traffico generato dalle parti di Milano. Confronto impietoso anche sul numero di cinguettii lanciati dal profilo ufficiale del Salone, che triplicano quelli di Tempo di Libri.
E su Facebook? Anche sul social di Mark Zuckerberg Torino viaggia a velocità tripla: quasi 4mila interazioni medie quotidiane, tra like, commenti e condivisioni, contro le milletrecento scarse dei rivali lombardi. Maggiore engagement, nonostante il minor numero di contenuti prodotti: il Salone ha pubblicato otto post al giorno, in media, Milano quasi cinquanta. E pure l’analisi delle reactions, una delle novità più recenti di Facebook, sancisce il successo sotto la Mole: più di millesettecento cuoricini, a fronte dei quattrocento scarsi raccolti all’ombra della Madonnina.
Instagram, per concludere. Anche tra le fotografie la spunta Torino. Questi i due post più apprezzati.
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#Repost @_deni.c ・・・ Bright morning. #sunnyday #fieradelleditoria
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