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Sala: “Sì alle Olimpiadi con Torino e sul Salone del Libro serve una sintesi”

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Beppe Sala apre alle Olimpiadi invernali 2026 sull’asse Milano-Torino. Alla presentazione del suo nuovo libro “Milano e il secolo delle città” al Circolo dei Lettori di via Bogino 9, il sindaco del capoluogo lombardo ha annunciato di essere disposto a sedersi a un tavolo con Chiara Appendino: “Con la sindaca di Torino ho un ottimo rapporto e poi le due città sono geograficamente vicine – esordisce Sala – I Giochi possono essere un’opportunità a patto che il Cio dia il suo benestare all’ipotesi doppia città e ci siano buone chance di vittoria: provarci senza convinzione avrebbe poco senso”.

Il primo cittadino di Milano si è anche soffermato sulla questione Salone del Libro, che quest’anno sarà ancora diviso tra la kermesse torinese del Lingotto e Tempo di Libri, la versione milanese: “Io e Appendino abbiamo subito la separazione senza esserne i registi – puntualizza Sala – Alcune cose possiamo farle, altre no. Di certo prima o poi dovremmo trovare una sintesi. Un solo salone tra le due città? L’idea è quella, speriamo di sì…”.

Intervistato dal direttore de La Stampa, Maurizio Molinari, Sala ha presentato il suo libro “Milano e il secolo delle città” (edito da La nave di Teseo), definendolo “un manifesto politico per la mia città”. Ha parlato del succeso di Expo e del sogno, non ancora del tutto tramontato, di ospitare l’Agenzia europea del farmaco: “Sull’Ema bisogna restare vigili: diciamo che abbiamo il 20-30% di possibilità di rientrare in gioco se ad Amsterdam dovessero persistere i problemi”.

All’evento al Circolo dei Lettori doveva esserci anche Sergio Chiamparino. Il presidente del Piemonte è stato però trattenuto in prefettura, dove alle 16 è iniziata un’estenuante trattativa sul caso dei lavoratori Embraco a rischio licenziamento tra il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, i vertici dell’azienda e i sindacati.

FEDERICO PARODI