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Ruby ter, la procura di Torino chiede il rinvio a giudizio per Berlusconi

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La procura di Torino ha chiesto il rinvio di giudizio per Silvio Berlusconi, accusato di corruzione di atti giudiziari nel filone torinese dell’inchiesta “Ruby ter”. Il processo riguarda le donazioni del leader di Forza Italia a Roberta Bonasia, un’ex infermiera di Nichelino che aveva partecipato ad alcune cene ad Arcore. Secondo il pm Laura Longo, il leader di Forza Italia avrebbe destinato somme di denaro alla ragazza affinché rilasciasse in aula dichiarazioni non veritiere su quanto avveniva nella villa dell’ex premier.

Il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio anche per la stessa Roberta Bonasia, accusata di calunnia, falsa testimonianza e corruzione di atti giudiziari. Nell’udienza di oggi, l’avvocato dell’ex infermiera Stefano Tizzani ha chiesto di pronunciare sentenza di non luogo a procedere, perché i reati non sussistono. Intanto è stata esclusa la concessione in comodato gratuito alla ragazza di un immobile in Torre Velasca, il grattacielo di 26 piani in pieno centro a Milano.

Nella prossima udienza, fissata il 1 giugno, è prevista la discussione degli avvocati difensori di Berlusconi. Il giudice dell’udienza preliminare Francesca Christillin dovrà decidere se sollevare il conflitto di competenza territoriale tra le procure di Milano e Torino o accogliere il rinvio a giudizio. Il gup valuterà se la decisione dovrà ricadere nel luogo dove l’ex infermiera ha ricevuto l’ultimo assegno circolare di Berlusconi, cioè Milano, oppure dove l’assegno dalla somma di 25mila euro è stato incassato, in una banca del torinese.

EMANUELE GRANELLI

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