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Sede Rai a rischio, i sindacati si mobilitano

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Cisl, Cgil e Uil esprimono preoccupazioni per il futuro della sede Rai di Torino, da tempo in forse a causa della crisi economica che sta vivendo l’azienda e della concentrazione delle produzioni a Roma e Milano. “Il Centro Rai è una delle eccellenze del nostro territorio e non arrivano abbastanza proposte per mantenerlo – dice Elena Ferro, segretaria generale Slc Cgil – . Pensiamo che Torino debba essere centrale nella cultura, nella scienza e nella tecnologia”.

Nonostante la qualità e la tradizione del polo Rai torinese (radio e televisione italiana sono nate a Torino e fino agli anni 80 l’azienda aveva sotto la Mole anche la sua sede legale), il problema è l’assenza di un piano industriale che ne valorizzi il ruolo. La ristrutturazione del patrimonio immobiliare spesso si  traduce nella smobilitazione delle sedi non principali, come Torino, per fare cassa e contrastare l’aumento del debito che ha superato i 600 milioni euro.

 “Abbiamo un patrimonio culturale che deve essere valorizzato e per questo motivo abbiamo proposto di dedicare il centro di produzione a Piero Angela che ha registrato nella nostra sede programmi di cultura – dice Anna De Bella, segretaria generale di Fistel Cisl. – Il sindaco Stefano Lo Russo ha accolto le nostre istanze e lo ringraziamo. Abbiamo proposto e condiviso con il sindaco il fatto che riteniamo che la Rai debba avere un ruolo rilevante nella città per garantire anche uno sviluppo turistico del territorio”.

La proposta dei sindacati parte dal rilancio del Centro di produzione che chiedono sia intitolato a Piero Angela.

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