Da Parigi a Lione, passando per Valenciennes. Il mondiale di calcio femminile fa il suo approdo in Francia, simbolo di un paese leader nell’evoluzione di questo sport. La prima giornata del Campionato 2019 è in programma oggi, venerdì 7 giugno: alle 21, al Parco dei Principi di Parigi si gioca Francia-Corea del Sud, la partita inaugurale. Da domani il torneo entrerà nel vivo della fase a gironi, a cui seguirà poi quella ad eliminazione diretta che si concluderà con la finale del 7 luglio al Parc Olympique Lyonnais, nel capioluogo della regione Auvergne-Rhones-Alpes.
La novità più evidente di questa edizione è, di fatto, proprio la diffusione di Francia 2019 sul territorio del Paese ospitante. Se il Mondiale canadese si era svolto in sei città con una fase a gironi piuttosto stanziale, le 52 partite di Francia 2019 si svolgeranno in nove stadi di nove città diverse: Parigi, Nizza, Montpellier, Rennes, Reims, Le Havre, Grenoble e Valencienne ospiteranno le partite fino ai quarti di finale, mentre le semifinali e la finale si disputeranno a Lione, città in cui gioca la squadra femminile più titolata di Francia. Tutte le semifinaliste, quindi, non saranno avvantaggiate dal campo.
Per prepararsi alle partite le nazionali avranno a disposizione 37 campi d’allenamento, tutti in erba (come quello della cittadina bretone di Fougères, per esempio). In questo modo le giocatrici potranno allenarsi su terreni migliori di quelli sintetici usati anche nelle partite della scorsa edizione e non dovranno condividere gli spazi di allenamento con altre squadre, come invece era accaduto in Canada, dove si era arrivati alla paradossale situazione di tre squadre a doversi spartire gli spazi.
Le squadre partecipanti sono ventiquattro, tra cui anche l’Italia, ai Mondiali per la prima volta dal 1999. La Nazionale allenata da Milena Bertolini è stata sorteggiata nel gruppo C della fase a gironi insieme a Brasile, Australia e Giamaica. Le prime due sono tra le favorite del torneo mentre la Giamaica è ampiamente alla portata.
Bertolini ha potuto convocare quasi tutte le migliori calciatrici italiane in attività, la maggior parte viene da Juventus, Fiorentina, Milan e Roma, le prime quattro classificate dell’ultima Serie A. La giocatrice leader è Sara Gama, capitana azzurra, punto di forza della Juventus, la guida della difesa: con grinta e velocità riesce a trascinare le compagne nei momenti decisivi. Fondamentale la sua esperienza in una competizione ad alta intensità emotiva come i Mondiali, a cominciare dal match inaugurale contro una squadra pericolosa come l’Australia. Un’icona della nazionale azzurra.
Per l’attacco mondiale l’Italia si affida alla fantasia di Barbara Bonansea, 27 anni e allo spiccato fiuto del gol di Ilaria Mauro, punta centrale della Fiorentina. Un tandem assortito che mette in apprensione le avversarie. Barbara Bonansea è irresistibile nel dribbling, riesce a fare la differenza soprattutto grazie alla sua straordinaria velocità. Manuela Giugliano, tra le giovani del gruppo azzurro, maglia numero 10, è la fantasista che con le sue giocate decisive per la fase offensiva, riesce a liberare le compagne d’attacco al tiro. A centrocampo fondamentale è anche l’apporto delle bianconere Valentina Cernoia, Aurora Galli e Martina Rosucci che si è ripresa dopo due gravi infortuni.
Da Valenciennes dopo 20 anni, partirà domenica l’avventura azzurra. Che con la giusta fortuna, potrebbe giocarsi un biglietto per la finale di Lione.