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Ripartenza in Piemonte: Torino torna ad animarsi ma con cautela

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Dopo oltre due mesi di “lockdown” l’Italia riparte e lo fa anche il Piemonte, ma la cautela resta la linea guida principale. I numeri del contagio nelle ultime settimane hanno registrato una situazione in miglioramento con il calo dei nuovi casi e dei morti, ma il Piemonte continua ad essere classificato tra le realtà territoriali con una situazione complessa. Il governatore Alberto Cirio ha dato il via libera da ieri, 18 maggio, alla riapertura di negozi al dettaglio, parrucchieri e centri estetici. Ripartono anche i cantieri rimasti in sospeso e i tirocini extra-curricolari in presenza, sempre nel rispetto delle disposizioni di sicurezza e prevedendo lo smart working dove non si può assicurare il distanziamento.

A Torino le vie del centro sono tornate a rianimarsi tra il via vai dei passanti sotto i portici e le file fuori dai negozi di abbigliamento. Chi non ha ancora aperto sta invece ultimando i preparativi per garantire le necessarie misure di sicurezza, tra sanificazioni e adattamento dei locali. I gestori dovranno infatti assicurare il contingentamento degli ingressi, l’organizzazione di percorsi idonei e l’adozione di misure per garantire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti.

Prime prove di riapertura anche per il mondo della cultura. Anche i musei, le biblioteche e le gallerie potranno accogliere nuovamente i visitatori, anche se non tutti lo hanno già fatto per studiare meglio le modalità di gestione del pubblico. Alcune realtà torinesi hanno deciso di dare un segnale alla collettività rendendo accessibili i propri spazi espositivi già da ieri. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, previa prenotazione online, ha offerto ai visitatori, nella giornata di ieri, l’ingresso gratuito per visitare la mostra “Aletheia”, personale dell’artista Berlinde De Bruyckere. Inaugurata lo scorso novembre la mostra era stata diffusa virtualmente negli ultimi mesi attraverso immagini e video sul sito e sui canali social della fondazione. 

Anche Camera – Centro Italiano per la Fotografia ha riaperto ieri le sale di via delle Rosine, con nuove modalità di prenotazione online e con tutte le misure di sicurezza necessarie per accogliere al meglio i visitatori. “In queste settimane di restrizioni – ha commentato il direttore Walter Guadagnini – abbiamo realizzato e proposto al pubblico diverse rubriche online per raggiungere le persone a casa e coinvolgerle nelle nostre attività. Per noi, come per molte altre realtà che si sono reinventate, è stata una sfida, alla quale abbiamo risposto cercando di fare quello che ci riesce meglio, diffondere la cultura fotografica con tutti i mezzi. Ci auguriamo di accogliere nuovamente il nostro pubblico, così da festeggiare, se non un ritorno alla normalità, quanto meno un ritorno alla cultura dal vivo”.

Da domani, 20 maggio, torneranno operativi nei mercati i banchi che non vendono prodotti alimentari, per consentire i tempi di adeguamento alle nuove linee guida per la sicurezza e permettere ai diversi Comuni di tracciare i nuovi spazi sulle aree mercatali.
Ultimi a ripartire, nel week end del 23 maggio, sono invece bar e ristoranti, che per il momento possono effettuare solo il servizio di asporto, esteso in tutta la regione dalle 6 del mattino alle 22. Per gli addetti al settore, tra i più colpiti dal lockdown con perdite stimate attorno ai 14 miliardi di euro, molti gli obblighi da rispettare tra cui garantire le distanze di sicurezza e indossare, quando possibile, le mascherine. Si potrà accedere ai ristoranti solamente tramite prenotazione e i tavoli dovranno essere posti almeno a un metro e mezzo di distanza gli uni dagli altri. Nell’impossibilità di mantenere queste distanza si dovranno installare delle barriere tra una persona e l’altra. La preoccupazione principale riguardo queste attività resta in ogni caso la gestione della movida serale e il pericolo di assembramento fuori e dentro i locali.

FRANCESCA SORRENTINO