Lunedì 10 marzo alle ore 16.30 presso il Teatro della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” andrà in scena Rigoletto, melodramma di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave. Per la prima volta, il Teatro Regio porta la magia dell’opera all’interno di un carcere, con una versione curata da Vittorio Sabadin.
Nonostante le tempistiche, il progetto è stato realizzato insieme alla Fondazione Compagnia San Paolo, che crede che “il teatro possa essere un linguaggio per cambiare le persone. Confermiamo il nostro appoggio ad iniziative come questa, che danno il senso di comunità”, oltre che con il Teatro Stabile di Torino, il Teatro Nazionale e la casa circondariale torinese.
La squadra artistica è del Teatro Regio (Regio Ensemble), mentre i detenuti hanno partecipato attivamente con grande entusiasmo, realizzando le scenografie, dando un valore in più al più ampio progetto nazionale “Per Aspera ad Astra – come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”.
Elena Lombardi Vallauri, la direttrice del carcere “Lorusso e Cutugno” ringrazia e si commuove per l’iniziativa: “è il simbolo di Torino attenta e sensibile, che realizza progetti di qualità”. Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici della Banca e Direttore di Gallerie d’Italia sottolinea invece il valore della cultura come aggregatore sociale.
Vittorio Sabadin, che ha riscritto l’opera per adattarla al pubblico, per portare la lirica in carcere e per aprirsi a più persone possibili, ringrazia il Teatro Regio per l’iniziativa: “C’è bisogno che la musica esca dai teatri e occasioni come questa sono molto importanti”.