La campagna elettorale accelera e a Torino arriva Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva e candidato al Parlamento Ue nella lista Stati Uniti d’Europa, ha visitato nella mattina di martedì 28 maggio la scuola del Cottolengo insieme alla consigliera comunale Vittoria Nallo, capolista alle elezioni regionali. Renzi ha sottolineato dell’importanza di un’Europa che riesca a essere d’esempio in uno scenario come quello contemporaneo, tempestato di conflitti e tensioni: “Indipendentemente da quello che ciascuno voterà – che paradossalmente è meno importante del fatto che si voti –, vogliamo dirvi che è fondamentale che l’Europa abbia una dimensione sociale e umana. In tutto il mondo i problemi crescono a dismisura: in Medio Oriente, in Ucraina, in Iran, nel Sudest asiatico. Sembra che il mondo sia impazzito. Secondo noi, il compito dell’Europa è quello di recuperare un po’ di saggezza e di lucidità, a prescindere da chi sarà eletto”.
Al via il nuovo anno di servizio civile alla scuola del Cottolengo
In vista dell’inizio del nuovo anno di servizio civile alla scuola del Cottolengo, il leader di Italia Viva ha incontrato i volontari che hanno appena terminato l’esperienza e quelli che invece la inizieranno nei prossimi giorni. “Il Cottolengo è una delle più importanti istituzioni italiane perché è il cuore di Torino, che ha una dimensione culturale, religiosa e sociale bellissima – ha commentato il Renzi –. Tutte le iniziative che nascono – da quelle scolastiche, a quelle del servizio civile, alle attività professionali – per far lavorare una ‘persona special’ sono un dovere, ma anche un vantaggio: se guardiamo i numeri, stiamo vedendo un grande risparmio, investendo nel sociale e nella solidarietà. È un’economia vera che porta a risultati concreti”.
Il servizio civile è un’opportunità preziosa in questo senso. E l’anno scorso, i tagli sul servizio civile hanno tolto un’importante risorsa alla Città di Torino. “In provincia di Torino abbiamo visto i danni concreti della riduzione del servizio civile e dei fondi che non sono stati stanziati con la legge di bilancio del 2023 –, ha evidenziato Vittoria Nallo –. Ad esempio, per i progetti nell’ambito dell’assistenza, per 378 persone che si erano presentate, c’erano solo 178 posti a disposizione”.
“Preservare il carattere libero dell’Italia”
Lo scorso venerdì, a Palazzo Nuovo, la preghiera dell’Imam Brahim Baya, che si è tenuta sia in italiano, sia in arabo, ha visto gli uomini da una parte e le donne dall’altra, separati da una rete. “Per me la parola d’ordine deve essere rispetto della legge e legalità, che non vuol dire rifiutare la cultura, il dialogo e l’integrazione, ma vuol dire mettere dei paletti. Penso che sia stato importante la reazione alle scene che abbiamo visto all’università di Torino – ha commentato Renzi –. È giustissimo che ci siano delle occasioni di dialogo interreligioso. Quello che a mio giudizio va preservato è il carattere libero del nostro Paese. Entrare in un’università occupata e mettere le donne al di là di una rete è una cosa che non ha senso”.
Sull’episodio si erano già espressi in molti – dal rettore dell’università Stefano Geuna, alla ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, ai due favoriti per le elezioni regionali, Alberto Cirio e Gianna Pentenero –, sottolineando la natura laica dell’Ateneo.