Non si fanno attendere le reazioni alla sentenza del Tar Piemonte, sulla vicenda delle firme false della lista Pd alle regionali 2014. I giudici del Tribunale amministrativo regionale questa mattina hanno giudicato inammissibili i motivi aggiunti presentati dalla ricorrente leghista Patrizia Borgarello, sospendendo il giudizio fino alla definizione del giudizio di querela di falso.
“Aspettiamo le motivazioni, non è che si sono capite molto – commenta l’ex consigliera provinciale della Lega Nord -. Vedremo cosa farà il tribunale civile, ma è una battaglia che non molleremo: non è che mollo perché il Tar ha preso tempo. Questa è una sentenza che fa la storia, si deve legiferare in modo che non accada più. Mi lascia sgomenta che le firme sono false ma loro sono ancora lì; condannati, hanno patteggiato, non si sono rivalsi sul pattugliamento ma ora dicono che non c’entrano niente. Voi dovete abbassare lo sguardo, e se non sapete niente e allora dimettetevi”.