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La regina del pattinaggio di velocità: 5 ori per la sudcoreana Kim Gilli

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“Festeggerò con la squadra mangiando del cibo italiano, magari la pizza o la pasta!” dice sorridendo Kim Gilli dopo aver conquistato la sua quinta medaglia d’oro in tre giorni. Uno stato di forma incredibile? No, era il suo obiettivo vincere in tutte e cinque le gare che ha disputato, in singolo e in squadra, e ha fatto esattamente quello che si aspettava da sé stessa. Ha iniziato a pattinare sul ghiaccio a otto anni e ora che ne ha venti ed è già nel giro della nazionale maggiore si candida di diritto per una medaglia anche alle prossime Olimpiadi invernali.

Il pattinaggio di velocità su ghiaccio al Palavela ha chiuso i Fisu Games 2025, assegnando le ultime medaglie. La favoritissima Corea del Sud ha conquistato otto ori su nove nella disciplina annichilendo gli avversari, solo una caduta nell’ultima gara di giornata, la staffetta maschile, ha interrotto la striscia di vittorie consecutive in favore della Cina.

Il pomeriggio si è aperto con la finale donne dei 1000 metri, in cui Kim Gilli e Seo Whimin hanno imposto il ritmo sin dai primi metri e fino alla fine. La cinese Hao Weiying ha provato a insidiare le due sudcoreane, ma si è dovuta accontentare del terzo posto. Delusione per le atlete italiane, eliminate tutte ai quarti di finale: Margherita Betti, Viola Simonini e Federica Cola.

Una caduta dopo un incrocio di lame tra due atlete

Anche i 1000 metri uomini hanno visto dominare un sudcoreano: Kim Taesung, al suo quarto oro in queste universiadi. Una finale combattuta, con il francese Etienne Bastier che ha provato a stare in testa nei primi giri, per poi essere superato dal terzetto sudcoreano che ha monopolizzato il podio: oltre all’oro di Kim Taesung, argento per Bae Seochan e bronzo per Lee Donghyun. Una bella soddisfazione per l’Italia è arrivata da Alessandro Loreggia, che ha vinto la finale B, facendo esultare l’intero palazzetto. “Sentire il boato del pubblico e l’affetto delle persone mi ha reso felicissimo”, ha detto l’azzurro nel post gara.

È stata poi la volta della staffetta. Le donne hanno corso su una lunghezza di 3 km e, anche in questa occasione, le tigri bianche sudcoreane hanno avuto la meglio sulle avversarie. A metà gara è stato decisivo il sorpasso di Kim Gilli sulle cinesi, che ancora si sono dovute accontentare della seconda posizione. Bronzo per le francesi, che hanno beneficiato di una penalità inflitta dopo la bandiera a scacchi alle giapponesi, giunte terze al traguardo. La finale della staffetta maschile, disputata sui 5 km, è stata la più rocambolesca. Fino a metà gara il copione sembrava già scritto, con i sudcoreani in testa e gli altri a inseguire, ma un sorpasso azzardato della Francia ha innescato una carambola che ha messo fuorigioco le tigri bianche. La Cina ha così potuto prendersi l’oro, davanti a Giappone e Kazakstan.

In questa disciplina, le universiadi sono state per molti atleti l’occasione di mettersi in mostra e preparare le gare che qualificheranno alle prossime Olimpiadi invernali, i giochi di Milano-Cortina 2026.

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