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Qualità della vita, Torino peggiora

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Per il Sole 24ore è 40esima tra le 110 province italiane; per ItaliaOggi, invece, è 77esima e ultima tra quelle piemontesi. Torino non spicca per qualità della vita e rispetto all’anno scorso, in entrambe le classifiche che sono state pubblicate oggi dai due quotidiani,  perde posizioni. Precisamente cinque per il Sole e sette nell’indagine di ItaliaOggi nella quale si conferma nel gruppo delle province “scarse”.

Se Torino si salva solo per il tenore di vita, conquistando una valutazione “buona” nella 19esima indagine di ItaliaOggi e l’Università La Sapienza di Roma, crolla sotto ambiente e criminalità – occupando rispettivamente le posizioni 96 e 99 – e per disagio sociale e popolazione, a quota 83 e 82. Resiste a metà elenco con servizi finanziari e tempo libero (64), al 53esimo posto per salute e al 50esimo per affari e lavoro.

Ci sono voci in cui Torino eccelle, come le pensioni: la provincia piemontese, infatti, per importo medio mensile con 1.059, 4 euro è dietro solo a Milano e alla provincia di Monza e della Brianza. Ma di contro, spendono poco nel tempo libero: per spesa in agriturismi Torino è 91esima, e resta sui 90 anche per alberghi (92), bar e caffetterie in 89esima posizione e a quota 78 per ristoranti. Un po’ meglio i numeri della cultura e della quantità di strutture: 54esima posizione per i cinema e 41esima per le associazioni, registrando un picco per la presenza di librerie attestandosi al 37esimo posto.

In fondo alla classifica, però, la provincia di Torino torna con l’ambiente: penultima posizione per concentrazione di biossido d’azoto e 96esima per giorni di superamento delle PM10, mentre resta a metà classifica per piste ciclabili (46) e verde pubblico con la posizione 53.

Maglia nera anche per la criminalità: per reati contro il patrimonio (quota 107), e per scippi e borseggi. Peggio solo Milano, Bologna e Rimini. Male anche per violenze sessuali, a quota 74 e per reati connessi al traffico di stupefacenti, da 60 a 79. Recupera, però, 20 posizioni per rapine in banca e in uffici postali fino a 76, e per omicidi volontari per 100mila abitanti a quota 42. Mentre sale a quota 9 con 1.44 omicidi colposi e preterintenzionali ogni 100mila abitanti.

Un panorama più roseo, invece, emerge dalla classifica del Sole 24 Ore dove Torino conquista il 18esimo posto per cultura e tempo libero, il 34esimo per ricchezza e consumi e quota 49 per lavoro e innovazione. Recupera anche su ambiente e servizi (57) e demografia e società (50).

Trend simili con Italia Oggi nella sezione cultura e tempo libero – la provincia si conferma poco mondana ma molto sociale sfiorando il podio con le associazioni onlus ogni 100mila abitanti iscritte all’anagrafe – e criminalità e sicurezza dove occupa le ultime posizioni. Per numero di rapine, per truffe, per scippi e furti di automobili non sale oltre la 96esima posizione. Se la sicurezza è un tasto delicato, non lo sono i tempi processuali. Torino, infatti, troneggia per cause over 3 anni, dietro solo ad Aosta, Verbano, Udine e Trieste.

CRISTINA PALAZZO