Per ora i risultati sono ancora parziali e il quadro è tutto da confermare: l’ufficialità arriva il 27 marzo. Ma dai primi dati pubblicati in modo trasparente dall’Università degli studi di Torino Studenti Indipendenti (Si) risulta la lista di maggioranza all’Università di Torino, come nel 2017.
L’affluenza ai seggi è stata molto bassa: nella maggior parte dei dipartimenti non si è superato il 10%, con punte minime del 2% a Lingue e Letterature Straniere. A Culture Moderne hanno votato solamente 126 studenti su 6149 aventi diritto. Maggior affluenza a Medicina e Chirurgia (45%).
I risultati
Secondo i dati pubblicati dall’Ateneo e ancora da confermare (entro 25 marzo è possibile fare ricorso) in tutti e tre i collegi del Senato Accademico si sarebbe imposta la lista di sinistra Studenti Indipendenti (Si), seguita da Obiettivo Studenti, lista vicina a Comunione e Liberazione.
Nel primo collegio del Senato Accademico, Si avrebbe raccolto 805 preferenze. Obiettivo Studenti 269 voti.
Nel collegio 2 del Senato Accademico, Studenti Indipendenti avrebbe raggiunto quota 723 voti, mentre Obiettivo Studenti si sarebbe fermata a quota 461. Terzi a sorpresa i Run UniTo con 255 preferenze.
Studenti Indipendenti avrebbe conquistato anche il terzo collegio del Senato Accademico con 1222 voti, tallonati da Universi.To a 905, che si sarebbe aggiudicata un seggio al Senato.
Studenti Indipendenti avrebbe conquistato anche il primato nel Consiglio di Amministrazione con 2752 voti. Seguiti da Obiettivo Studenti a 1015.
Le reazioni e i commenti.
Studenti Indipendenti esulta e affida a Facebook i commenti per la vittoria alle Elezioni Studentesche. “Studenti Indipendenti – è il commento – ha nuovamente vinto le elezioni studentesche. Lo abbiamo fatto confermandoci lista di maggioranza ovunque, mantenendo il nostro carattere indipendente, senza accordi elettorali o alleanze con altre liste legate a partiti, sindacati e lobby. Aver vinto queste elezioni non significa per noi averle vinte come lista di rappresentanza ma come comunità studentesca che ha scelto, ancora una volta, di lottare per un’Università pubblica, accessibile ed inclusiva. Diversamente da altre liste continuerete a trovarci nelle aulette autogestite in università e nelle iniziative diffuse, dentro e fuori gli organi di rappresentanza, per fare la differenza insieme!”.
Obiettivo Studenti esprime soddisfazione per il risultato: “Grazie a ogni singolo, singolo studente, volto, persona tra voi che si è fermato a prendere il programma, ha ascoltato cos’abbiamo da dire, ha dato fiducia al nostro progetto e ha voluto sostenerci per costruire insieme l’università. Costruire significa mettere insieme pezzo per pezzo. Ognuno, per come è, rappresenta un mattoncino di questa costruzione e sappiamo che esserci può costare tempo e fatica. Ma ogni singolo mattoncino è fondamentale e conta davvero. Confermati nel valore del lavoro fatto in questi anni, siamo spinti ancora di più a continuare un lavoro serio e preciso nel mandato che si inaugura ora e in cui vi chiediamo di non abbandonarci! Il bello comincia adesso! Avete fatto la storia, ma ora c’è un’ UNI TO BUILD! Al Lavoro!”.
“Non perderemo un secondo del mandato che ci avete affidato – commenta Universi.TO – già da oggi abbiamo iniziato a lavorare per rispettare la nostra promessa di rendere UniTo un posto migliore, senza lasciarci distrarre da influenze politiche e ideologiche lontane dal mondo degli studenti. E dato che tutti voi ci avete stupito, per due anni cercheremo di stupirvi a nostra volta”.
Polemico il FUAN – Azione Universitaria, la lista di destra fuori dal Senato. “Le intimidazioni dei centri sociali e i tentativi di metterci a tacere non sono serviti a nulla. Il FUAN conferma la sua presenza al Campus Luigi Einaudi e ad Economia, eleggendo rappresentanti a Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economia e Commercio, e tornando inoltre dopo due anni di assenza ad Economia Aziendale. Centinaia di voti in tutta UniTo ed un gruppo di nuovi (e agguerriti) rappresentanti degli studenti pronti a farsi valere. Grazie a tutti voi, che ci avete sostenuto in prima persona, ci avete incoraggiato, ci avete votato e fatto votare. Ogni singola scheda con la X sul simbolo del FUAN è stata uno schiaffo in faccia a chi voleva usare la violenza per zittirci. Ora al lavoro. Perché la strada è lunga e gli studenti dell’Università di Torino meritano un ateneo d’eccellenza, libero dai soliti dei centri sociali”.