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Primarie Pd in Piemonte: obiettivo appena 15 mila votanti

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Domenica 3 marzo si vota in tutta Italia, dalle ore 8 alle 20, per le elezioni primarie del Partito Democratico (Pd), per scegliere il nuovo segretario nazionale. Tre sono i candidati: Roberto Giachetti, Maurizio Martina e Nicola Zingaretti. Intanto, venerdì mattina, 1 marzo, si è tenuta la conferenza stampa del Pd regionale piemontese. Il segretario regionale Paolo Furia ha incontrato i giornalisti per lanciare un ultimo appello al voto.

Su nostra precisa domanda, Furia ha risposto che l’obiettivo è di raggiungere almeno 15 mila elettori piemontesi. Un obiettivo molto a ribasso rispetto alla soglia raggiunta alle primarie del 2017, quando in tutto il Piemonte votarono in quasi 90 mila.

Il segretario regionale, zingarettiano, ha parlato di “primarie fondamentali” non solo perché “da domenica avremo finalmente una testa alla guida del partito”, ma anche perché “il Pd era una macchina spenta”.

Sono 317 i seggi in tutto il Piemonte, 6 mila i manifesti stampati dalle rotative, e 1500 i volontari impegnati in tutto il Piemonte. “La metà dei presidenti di seggio – ha osservato Furia – sono under 45. I seggi sono stati allestiti anche nei teatri, in biblioteche, caffetterie e persino con vista lago”.

Lo slogan regionale delle primarie recita: “Dai Forza al Piemonte del Sì”. Un claim che rievoca il manifesto di 30 Sì di Chiamparino: “Sì al Piemonte del Sì”.

Presenti in conferenza stampa anche la vicepresidente del Pd regionale Monica Canalis e la presidente Commissione congresso regionale Anna Maria Cuntrò.

“Il risultato – ha assicurato la Canalis – confermerà l’unità del Pd. Da Domenica avremo un Pd rinnovato, meno litigioso e unito”.

La sensazione è che si stia puntando molto al ribasso sull’affluenza per evitare spiacevoli sorprese e che si stia salendo quasi tutti sul carro del vincitore annunciato, senza che vi sia un’alternativa o una nuova prospettiva. Domenica seguiremo lo spoglio e raccoglieremo le impressioni a caldo.

NICOLA TEOFILO