Il Sanremo di Conti è un po’ la restaurazione dopo la rivoluzione di Amadeus. La prima serata è partita inaspettatamente con un’interruzione dell’audio, per poi proseguire esattamente come doveva andare, senza momenti di rottura che si possano definire tali. I 29 concorrenti si sono esibiti secondo i ritmi di una scaletta serrata, che ha lascia poco spazio ai momenti di spettacolo.
Lo pensa anche Narratore Urbano, cantante classe 1998: “Edizione un po’ scarica, ci vedo un po’, da parte delle discografiche, un’attitudine a fare il compitino da impiegati. I testi sono ancora più ripetitivi degli altri anni, forse sarebbe ora di mettere in gioco nuove autrici e autori. C’è una tendenza generale a voler imitare le atmosfere de “La Noia” con Serena Brancale che potrebbe superare per classe e memorabilitá anche l’originale”. A distinguersi tra gli altri sembrano essere i cantautori “Brunori scrive veramente un gran testo, Simone Cristicchi fa il suo e lo fa bene, ci vedo molta emotività ed è sempre un bene, proprio come Lucio Corsi”.
Proprio Corsi è il preferito anche del cantautore genovese Federico Sirianni, che di Torino ha fatto la propria casa e così ha commentato la prima notte del Festival: “Ho assistito alla serata con mia figlia e il cane; lui si è dileguato quasi all’inizio, sulla canzone di Rkomi. Mia figlia ha tenuto duro fino a Tony Effe che, in versione califana, ha pure un po’ stupito. Io a quel punto non potevo mollare e sono stato felicemente premiato dall’esibizione di Lucio Corsi, per quel che mi riguarda l’unico vero cantautore (che possa essere così definito) del Festival. Una boccata d’aria, per me il vincitore è lui”.
Chi ha trovato invece interessante l’alternarsi dei concorrenti nella scaletta è Ella Nadì: “I Coma Cose iniziano a cantare ed è subito Felicità di Albano e Romina, poi arriva Cristicchi e torni a deprimerti. Passaggio brusco. Mai quanto quello da Brunori ai Modà”.
La dualità della serata è stata notata anche dalla cantautrice Alice Isnardi, giovane cantautrice e violinista, secondo cui “in questa prima serata artisti con canzoni più tipicamente ‘sanremesi’ convivono con l’emergere di personalità musicali ed estetiche, come la Brancale o Shablo”. Da vedere come proseguiranno le serate, quali brani riusciranno davvero a conquistare gli ascolti del pubblico, e soprattutto cosa ne penserà il televoto da casa.