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Prestito con interessi fino al 150%, indagato per usura

La Guardia di finanza di Torino ha disposto una misura cautelare nei confronti di un imprenditore di origine albanese di 46 anni. L’uomo avrebbe prestato del denaro a una persona in difficoltà economiche, chiedendo poi interessi fino al 150%. La vittima, che aveva ingenti debiti di gioco, è sprofondata in uno stato di malessere psicologico.

Il provvedimento è scattato in seguito a un’indagine della polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino. L’attività investigativa condotta dal nucleo di Polizia economico-finanziaria del capoluogo piemontese è partito in seguito ad alcune confidenze fatte dalla persona offesa a un pubblico ufficiale. Per far fronte ai debiti di gioco, aveva chiesto un prestito di 40mila euro. A causa dei tassi di interesse, però, avrebbe dovuto restituire 80mila euro.

Il Gip del Tribunale ha applicato la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza/domicilio e del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona a cui avrebbe prestato i soldi, chiedendo poi degli interessi altissimi. L’imprenditore è gravemente indiziato del reato di usura.

I controlli degli agenti, i pedinamenti e le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno portato alla luce vari indizi in merito a vari episodi di usura che sarebbero stati commessi dal 46enne. L’uomo infatti avrebbe prestato 40mila euro, chiedendo poi l’applicazione di interessi annui oscillanti tra il 120% e il 150%. Dalle perquisizioni, sarebbero emersi dei documenti — sia cartacei, sia digitali —, che proverebbero il prestito usuraio, tra cui alcuni assegni dati come garanzia dalla vittima per un importo di 80mila euro, oltre a 30mila euro in contanti.

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