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Preoccupazione per Patrick Zaky trasferito a Tora, la prigione dei politici

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Continua l’odissea nelle carceri per Patrick Zaky, lo studente egiziano dell’Università di Bologna, arrestato il mese scorso nel suo Paese per propaganda sovversiva. Ieri, 5 marzo, il 27enne per la terza volta è stato trasferito senza preavviso dalla prigione di Mansura a quella di Tora, al Cairo.

È stata la famiglia a scoprire il fatto ieri mattina, quando si è recata in carcere per una visita a Zaky. Ai genitori e alla sorella è stato detto che lo studente era stato trasferito al Cairo nel primo mattino.

Lo ha riferito uno dei suoi avvocati, Walid Hassan. Finora i legali non sono riusciti a capire in quale zona di Tora si trovi Zaky e non sanno spiegare la motivazione del trasferimento. La notizia è stata anche confermata a Tpi dal direttore della Ong Eipr, l’Egyptian iniative for personal rights, Abdel Razek Gasser: “Patrick è stato trasferito nel complesso carcerario di Tora, non sappiamo in quale settore ma sappiamo che ha lasciato oggi il carcere di Mansura”.

A preoccupare è la scelta della prigione. Tora, infatti, comprende quattro prigioni,una delle quali ospita i detenuti politici, un ospedale militare dove fu recluso l’ex presidente Hosni Mubarak e un carcere di massima sicurezza conosciuto come “Scorpion”. Secondo l’Human Right Watch questa sezione è stata costruita per essere una tomba, da cui non si può uscire se non morti ed è stata oggetto di denunce da parte di alcune organizzazioni per la difesa dei diritti umani a causa degli abusi che avvengono al suo interno. Al momento però l’avvocato Hassan ha escluso che il 27enne sia già stato schedato come “detenuto politico”.

Lo spostamento di Patrick Zaky implica anche, come ha spiegato a Repubblica Huda Nasrallah, la legale che guida il team che si occupa del caso “che il suo caso è ora sotto la sicurezza dello Stato e che non dipende più dalla procura di Mansura”, ma da quella della Procura dell’Alta corte della sicurezza dello Statoegiziano.

L’udienza per il rinnovo della custodia cautelare prevista finora per sabato a Manusra si terrà dunque al Cairo, ha detto il legale Walid Hassan, contattato per telefono dall’Ansa.

JACOPO TOMATIS