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Prefettura, intesa con Abi contro la criminalità

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“La diminuzione di rapine nelle banche e furti agli sportelli significa che la collaborazione di sicurezza partecipata si sta declinando in qualcosa di concreto”, Marco Iaconis di Associazione bancaria italiana (Abi) è soddisfatto della sottoscrizione del nuovo protocollo di intesa per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela tra Abi e il prefetto di Torino, Donato Cafagna. Un rapporto di scambio iniziato nel 2001, quando i casi di rapine alle banche, a livello nazionale, raggiungevano i tremila all’anno.

La firma è appena avvenuta e i nuovi impegni si focalizzano sulla custodia del contante, il rafforzamento alla prevenzione di rapine alle banche, furti alle cassette di sicurezza e sulla multivettorialità dei nuovi metodi della criminalità. Ormai, infatti, i furti non sono più solo più fisici ma si insidiano nei sistemi informatici attraverso attacchi agli account delle banche digitali, profili social, email ed sms, estorcendo dati personali con l’invio di “messaggi civetta“. “Attraverso sistemi di tecnologia avanzata possiamo portare avanti metodi di prevenzione passiva”, ha spiegato Cafagna.

Principale obiettivo del protocollo, quindi, è ridurre al minimo sia gli attacchi fisici sia quelli digitali, per tutelare clienti e lavoratori delle banche. Nel processo, oltre alla Questura e alla Guardia di Finanza, è stato coinvolto anche il personale dei portavalori, settore a rischio di attacchi violenti da parte di bande criminali. “Ora l’obiettivo è di prendere obblighi sui nuovi rischi e mantenere una continuità per la prevenzione”, ha concluso Iaconis.

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