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Povertà educativa, 5 milioni di euro di investimenti in Piemonte

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“La povertà educativa è un problema per tutta l’Italia. Rappresenta un’ingiustizia e ha conseguenze per l’intero Paese, che non può crescere in maniera adeguata se non viene riconosciuto il diritto dei bambini a sviluppare le proprie potenzialità”. È l’accusa di Carlo Borgomeo, presidente dell’impresa sociale Con i Bambini che sostiene progetti finalizzati a rimuovere gli ostacoli economici, sociali e culturali che impediscono ai giovani di intraprendere percorsi educativi.

In Italia 1 milione 292 mila di minori vive sotto la soglia di povertà assoluta, secondo i dati Istat contenuti nell’8° Atlante dell’Infanzia, relativo al 2016, redatto da Save The Children e pubblicato da Treccani: uno su otto,  il 14% in più rispetto al 2015. Questa condizione costringe 669.00 famiglie con minori a carico a poter spendere, ogni mese, soltanto 40 euro per la cultura e 7,60 per l’istruzione.

Secondo l’Istat vivere in povertà assoluta significa, tra le altre cose, non disporre del “minimo necessario per informarsi e istruirsi”      

Per contrastare una piaga sociale che riguarda indistintamente tutte le aree del Paese, l’impresa Con i Bambini dispone di un budget da 360 milioni di euro da erogare in tre anni. Da giugno 2016 ha finanziato 80 progetti in tutta Italia di cui 8 in Piemonte. Nella nostra regione l’investimento sfiora i 5 milioni di euro e ha l’obiettivo di coinvolgere più di 50 mila bambini tra 0 e 6 anni.

Tra i progetti approvati quello del Comune di Torino, finanziato per 850 mila euro, articolato in tre punti: all’interno delle scuole, il piano di contrasto all’esclusione sociale prevede laboratori e attività di mediazione interculturale. Fuori dall’orario scolastico, il Comune intende impegnarsi nel sostegno alle famiglie fragili con figli giovani, tra cui le famiglie rom, e ai genitori dei bambini disabili, in particolari quelli affetti da autismo. Gli interventi si concentreranno anche in altre province, tra cui quella di Alessandria dove è prevista la riqualificazione di alcuni spazi scolastici per favorire le attività educative all’aria aperta, e quella di Cuneo dove asili nidi e scuole, che ridurranno le proprie rette per aiutare le famiglie più in difficoltà, resteranno aperti oltre gli orari normali e ospiteranno attività sportive, laboratori teatrali e musicali.

Per incontrare scuole, famiglie e istituzioni, e per diffondere le testimonianze raccolte, da Torino è partito il tour chiamato ‘ #conibambini – Tutta un’altra storia’.  La manifestazione toccherà nei prossimi mesi altre cinque città italiane (Reggio Emilia, Milano, Napoli, Brindisi, Catania) prima di raggiungere Roma la prossima primavera. All’incontro organizzato al Teatro Nuovo hanno preso parte Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e Fondazione Crc. Sul palco sono saliti anche alcuni giovani che hanno raccontato la propria storia di rinascita. Tra loro Ivana, 25 anni, fuggita dal conflitto in Bosnia e cresciuta in un campo rom a Torino. Dopo aver assistito a un episodio di razzismo su un autobus ha capito la strada da intraprendere per l’integrazione nella società. Un percorso fatto di volontariato prima e di istruzione poi: oggi, dopo un corso in diritti umani e internazionali, è pronta a laurearsi.

MARCO GRITTI