Creare società e lasciarle fallire trasferendo il denaro ai familiari e alle relative aziende: un sistema illecito messo in piedi da un imprenditore pinerolese per non pagare le tasse. Un’ipotesi della Guardia di finanza – coordinata dalla procura di Torino – che ha portato oggi, 11 novembre, a un sequestro di beni per più di 2,5 milioni di Euro.
Un anno fa le prime indagini, partite da una semplice verifica del regolare pagamento dei tributi da parte di una società di vendita di mobili, di cui l’indagato era titolare. Gli inquirenti hanno scoperto che l’imprenditore lasciava “in rosso” le aziende che costituiva, provocandone il dissesto, per evitare di pagare i tributi e accumulando un debito verso il fisco di 2 milioni di Euro. Conclusioni emerse dal confronto tra la situazione reddituale e quella patrimoniale dell’imprenditore e dei complici: pari a zero la prima, quando in realtà risultano intestatari di diversi immobili.
Il Gip del tribunale di Torino ha quindi autorizzato il sequestro di 5 aziende e 14 rapporti finanziari, che verranno successivamente confiscati per consentire il pagamento dei debiti all’erario.