Porta Palazzo Stories: Torino continua a raccontarsi

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Porta Palazzo è luogo di confine. Ed è proprio sulle frontiere che si raccolgono le storie migliori. Simbolo di contaminazione, tra i banchi colorati del mercato e le sfide per riqualificarsi. E’ stato l’approdo per gli immigrati del sud negli anni 50, poi la nuova ondata dall’Africa e Asia: si parla diverso, si mangia diverso, si raccontano storie diverse. Da qui parte Porta Palazzo Stories.

 “Il progetto nasce una sera, da una chiacchierata tra me e Paolo Morelli. Eravamo durante il lockdown: librerie chiuse e persone a casa. Allora abbiamo pensato perchè non far raccontare le storie proprio alle persone?”, esordisce Rocco Pinto. Lui è uno di quelli che molla tutto per ripartire da zero. A 53 anni lascia il posto fisso alla Torre di Abele e apre la sua libreria Il Ponte sulla Dora. Gli piace conoscere le persone, guardarle in faccia, cercare i suoi lettori, nei mercati, nelle piazze. Parte dal sottoscala di Palazzo Nuovo, la libreria Celid, fino ad organizzare Portici di carta, Librerie in barriera, Torino che legge, e poi l’associazione Ponti di Parole. 

Porta Palazzo Stories è la terza tappa di una narrazione comunitaria. Un anno fa si concludeva Borgo Rossini Stories, poi Barriera Stories. Racconti scritti a più mani e poi raccolti, per restituire una panoramica corale. Intrappolare l’essenza di un quartiere attraverso la parola scritta. “Hanno risposto in tanti alla nostra iniziativa, abbiamo riletto le storie e abbiamo capito che poteva diventare una narrazione collettiva forte. Dai racconti delle attività di quartiere, a quello della nonna che fece parte delle riprese di Cabiria”, un mosaico di storie che diventano patrimonio comune.

 “L’iniziativa è figlia di Ponti di Parole in collaborazione con la libreria Il Ponte sulla Dora, il blog Torino Scritta e la casa editrice Graphot”, sottolinea Rocco Pinto. L’idea è questa: scrivere un testo originale di 5000 battute, inviarlo tra il 15 maggio e il 30 giugno all’indirizzo mail pontidiparole.to@gmail.com, e da lì la selezione dei testi che andranno a comporre la raccolta di storie. L’uscita è prevista per ottobre 2021.

“Tra una settimana uscirà Barriera stories, i racconti del mio quartiere. Dalle storie abbiamo scoperto l’anima comunista e operaia di Barriera, ma anche il legame con la parrocchia e l’oratorio. Il progetto Stories vuole raccontare i quartieri e le città attraverso le voci degli abitanti per costruire una memoria collettiva e condivisa” continua Rocco Pinto.

 L’idea funziona e quindi si allarga. Dopo Borgo Rossini e Barriera di Milano tocca a Porta Palazzo raccontarsi. Un coagulo di intrecci, di prodotti, di persone, un luogo che unisce e separa mondi. “Credo che sarà un po’ come quando entri in una libreria: pensi di comprare un libro e esci con un altro in mano. Porta Palazzo ci regalerà storie che non ci aspettiamo”.