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Metamorfosi a Porta Palazzo con il Mercato Centrale

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Trasformare uno spazio rimasto vuoto per anni in un luogo di aggregazione, con il cibo come ingrediente principale. Con questo obiettivo il Mercato Centrale arriva a Torino: venticinque botteghe artigiane, un mulino, una torrefazione, un ristorante, un lounge bar da sabato 13 aprile animano il Centro Palatino di Porta Palazzo. Un calendario di 350 eventi arricchisce un’offerta che restituisce nuova vita agli ambienti del PalaFuksas.

Per il progetto del Mercato Centrale, nato nel 2014, si tratta della terza apertura, dopo quelle di Firenze e Roma: anche qui, il fine primario era riqualificare rispettivamente lo storico mercato coperto di San Lorenzo e la Cappa Mazzoniana della stazione Termini. A Firenze, nel 2018, si è stimata la presenza di tre milioni di persone all’interno del Mercato Centrale, per Torino l’asticella è fissata a quota un milione, il traguardo che permetterebbe di rientrare subito dell’investimento sostenuto. “Il Mercato è un luogo di tutti, a prezzi per tutti pur con una qualità decisamente elevata come quella che garantiscono gli artigiani del gusto che abbiamo scelto: il cibo è appassionante se è alla portata di tutti” ha commentato Umberto Montano, il presidente di Mercato Centrale. “Il principio che muove il nostro progetto è la piena adesione alla realtà multietnica di questo territorio, uno spazio in cui tutti possano incontrarsi come in una festa di piazza” ha proseguito. Concorde l’intervento della sindaca Chiara Appendino: “Porta Palazzo rappresenta che cosa significhi una periferia esistenziale. Trovare qualcuno che riconosce in un luogo come questo non solo delle debolezze, ma anche delle opportunità può diventare il traino per far ripartire un’area che ha bisogno”.

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L’inaugurazione ha però anche sollevato le proteste di alcuni gruppi dei centri sociali torinesi, che vedono nel Mercato Centrale un’operazione per allontanare da Porta Palazzo le persone in difficoltà economica e sociale, non una misura di sostegno nei loro confronti. Sicuramente, quello che fino a pochi anni fa era un mercato popolare si sta trasformando e molti ristoratori lavorano per renderlo un polo gastronomico di qualità. Per l’assessore al Commercio e al Turismo Alberto Sacco, l’impatto sarà positivo: “Questo è un tassello del lavoro che l’amministrazione sta facendo su Porta Palazzo. Presto si aggiungeranno l’apertura di un nuovo ostello e la completa ristrutturazione del mercato ittico. E’ un’opportunità da cogliere per tutti, anche per i banchi della piazza”.

LUCA PARENA