La storia di Giulio Regeni richiede urgenza. Di non essere dimenticata, di verità, urgenza di parole. Da questo sentimento è nata l’antologia “Poesia (urgente) per Giulio Regeni”, un volume che raccoglie centinaia di scritti da tutto il mondo dedicati al ricercatore scomparso in Egitto a gennaio 2016. Oggi 30 maggio il libro, edito dalla casa editrice Rayuela, è stato presentato a Palazzo Civico con la presenza della sindaca Chiara Appendino e Milton Fernandez, direttore editoriale della casa editrice.
All’incontro era presente anche Daniela Calligari, insegnante del Convitto Umberto I e curatrice del progetto “Pensieri e Parole”, un laboratorio ludico-poetico-emozionale svolto con i bambini delle scuole elementari. “Li ho lasciati liberi di esprimersi attraverso l’utilizzo della poesia, ed è venuta fuori l’unicità di ognuno – racconta l’insegnante -, ho deciso di raccontare la storia di Giulio, e mi hanno chiesto di scrivere su di lui. Ho voluto condividere le loro parole perché mi auguro che rimanga in loro la consapevolezza del mondo e che questo diventi un esercizio all’empatia”.
L’antologia, nata perché si continui a parlare della storia di Giulio, raccoglie poesie da tutto il mondo. Tra gli autori ci sono anche gli studenti della scuola elementare che oggi erano presenti alla conferenza stampa e hanno letto i propri componimenti. “Questo è lo scopo della scuola: interrogarsi sui grandi temi della nostra comunità. Grazie ragazzi, perché state contribuendo anche voi al percorso di verità per Giulio Regeni” ha commentato la sindaca Appendino.
Un percorso che dopo oltre tre anni sembra essere arrivato ad un punto di svolta: il mese scorso la Camera ha approvato la proposta di istituzione a Montecitorio di una commissione di inchiesta sulla morte del giovane ricercatore. Le indagini della commissione parlamentare verranno quindi estese anche nell’ambito dell’attività universitaria che Regeni svolgeva a Cambridge.
La speranza della verità si fa ora molto più reale, una speranza che per i famigliari non si è mai spenta. “La poesia è un’anima carica di futuro” sono state le parole di Milton Fernandez, che ha parlato della poesia come mezzo capace di avvicinare anche i più piccoli ad un tragedia come quella di Giulio Regeni. Si pensa che i bambini non siano in grado di capire la grandezza di alcuni eventi che riguardano solo gli adulti, che i bambini siano solo bambini.
“Una sola impronta/mano di sabbia/accarezza il tuo viso/colori fantasmi/i diritti infranti.” Queste sono alcune delle parole scritte da bambini di 10 anni, per Giulio Regeni.