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Pnrr: Regione Piemonte supera l’esame della Corte dei Conti

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È un rendiconto quello che la Corte dei Conti ha chiesto questa mattina, mercoledì 31 gennaio, al presidente Alberto Cirio. L’argomento? Lo stato di attuazione dei fondi del Pnrr in regione Piemonte. I punti messi sul tavolo sono molti, esistono alcune situazioni poco chiare e non mancano i ritardi. Ma facciamo un po’ d’ordine.

Il primo chiarimento richiesto dai magistrati riguarda il ruolo degli esperti assunti nell’ambito del progetto “Mille esperti“. Sono figure tecniche che hanno il compito di aiutare gli Enti nel percorso burocratico di attuazione del Pnrr. In Piemonte sono circa 75. “Non si capisce a quali progetti abbiano lavorato”, dicono i magistrati. Ma c’è spazio anche per il comune di Elva, (il piccolo borgo di 80 abitanti della Val Maira che ha ricevuto 20 milioni di euro dai fondi europei), per i progetti legati all’idrogeno verde, per la Torino Ceres, per l’edilizia residenziale pubblica, per la riqualificazione dei siti orfani (luoghi contaminati che non sono stati bonificati dai proprietari dei terreni, perché sconosciuti o inadempienti) e per gli investimenti sulle reti fognarie e di depurazione. A chiudere il cerchio i progetti legati alla sanità.

Il presidente Cirio davanti a queste domande lascia spazio ai suoi dirigenti che rispondono punto per punto, giustificando i ritardi per questioni prettamente burocratiche. Insomma, a parte questi chiarimenti, il lavoro della Regione nell’attuazione dei fondi Pnrr sembra essere approvato.
“Abbiamo un meccanismo molto rigoroso all’interno della Regione – spiega Cirio -, dettato da scadenze più ristrette rispetto agli standard del governo. E questo ci permette oggi di presentare una relazione dove di fatto la quota di attuazione della regione (1mld e 600mila euro) è quasi del tutto avviata, il 99,9%. Il 50% dei progetti è già stato portato a termine”.

Per quanto riguarda gli interventi in ambito sanitario è stato concluso il 20% degli interventi e il 70% è in corso: “Trattandosi di interventi importanti per la salute dei cittadini, – precisa Cirio – abbiamo assegnato alle Asl scadenze più stringenti rispetto a quelle imposte dallo Stato per avere ulteriori garanzie di rispettare i tempi e scongiurare ritardi. Siamo stati tra i primi ad avviare un sistema di monitoraggio interno per garantire il controllo costante su andamento, scadenze e livello di raggiungimento degli obiettivi e, nel caso, individuare tempestivamente eventuali criticità, facilitandone la successiva gestione”.

In particolare:

Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo:

Risultano avviati il 99,73 % dei 367 progetti, corrispondente al 99,53 % degli 80 milioni di euro assegnati. Sono in corso interventi per la metà delle risorse assegnate, gli altri sono in avvio nei prossimi mesi.

Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica:

È stata avviata la totalità dei 199 progetti, finanziati con 340 milioni di euro. Di questi il 45 per cento è concluso o in corso.

Missione 3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile:

Sono in corso tutti gli interventi per un valore di oltre 140 milioni di euro, in particolare quelli sulla Torino-Ceres appena aperta al traffico ferroviario fino a Germagnano, e sulla linea Canavesana per opere di sicurezza e adeguamento, tra cui l’abbattimento dei passaggi a livello.

Missione 4 – Istruzione e ricerca:

Già concluso il 50 per centro dei progetti, l’altra metà è avviato per un totale di oltre 30 milioni di euro.

Missione 5 – Inclusione e coesione:

È già concluso il 20 % degli interventi ed è in corso il restante 80 % per un totale di 363 progetti, finanziati con oltre 204 milioni di euro.

Missione 6 – Salute:

Sono stati avviati tutti i 430 progetti di questa misura, finanziati con circa 800 milioni di euro. E’ già in corso il 70% degli interventi, pari a oltre l’80 % delle risorse ed è concluso il 20%. In particolare per quanto riguarda le case di comunità, sono già stati firmati i contratti di appalti per 71 delle 82 strutture previste dal Pnrr, e in 22 sono già in corso i lavori. Lavori partiti anche in 9 ospedali di comunità, mentre per quanto riguarda le Cot, le centrali operative territoriali, 26 sono state completate e in funzione, 7 con lavori oltre il 90 per cento.

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