La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Oltre un terzo degli italiani senza competenze digitali di base

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In Italia ci sono 26 milioni di persone che non hanno competenze digitali di base. “Dobbiamo investire di più nella formazione dei giovani e seguire l’onda della rivoluzione tecnologica” spiega Giovanni Fosti, presidente del Fondo per la Repubblica Digitale in occasione dell’evento “Italia comunità digitale, intelligenza artificiale e nuove competenze” alle Ogr Torino. Un ciclo di appuntamenti pensati per stimolare il dibattito sul tema delle opportunità e dei rischi connessi alla transizione digitale e al ruolo che le fondazioni di origine bancaria svolgono sui territori.

Il rapporto ISTAT 2024 dello scorso maggio evidenzia che in Italia soltanto il 5 per cento delle imprese italiane fa uso di tecnologie di intelligenza artificiale contro l’8 per cento della media Ue e l’11 per cento della Germania. Più di 8 imprese italiane su 10 ne percepiscono le potenzialità, ma molte segnalano la mancanza di competenze e gli alti costi. Un altro problema è anche la mancanza di professionisti Ict che in Italia sono il 3,9 per cento degli occupati, con un livello e una crescita inferiori rispetto alle altre maggiori economie europee.

“In Italia non ci sono abbastanza risorse dedicate all’intelligenza artificiale – spiega Giovanni Azzone, presidente di Acri (associazione di fondazioni e di Casse di risparmio spa) -. Dobbiamo rendere il nostro territorio attrattivo investendo con le fondazioni su questi temi. È una questione fondamentale per il futuro della nostra società. Bisogna alzare il volume della formazione tecnica. Serve rivoluzionare il settore scolastico e insegnare questi temi a tutti, indipendentemente dal percorso formativo che scelgono. Abbiamo bisogno di massa critica per competere.”

Anche la città metropolitana di Torino utilizza tecnologie di intelligenza artificiale. “I cittadini non si rendono conto che l’Ai viene utilizzato in tante infrastrutture in giro per la città. -spiega Chiara Foglietta , assessora all’innovazione per il Comune di Torino. Noi utilizziamo tecnologie emergenti nei semafori e nei sottopassi. Abbiamo strumenti che ci consentono di valutare gli impatti della pioggia e di studiare l’evoluzione delle piante. Vogliamo proseguire in questa direzione sfruttando queste tecnologie. La strada è tracciata, siamo agli inizi e non ci fermeremo.”