Non solo le Finals, Torino accoglie anche il Piemonte Open. I turni di qualificazione, iniziati il 12 maggio hanno già riservato una sorpresa, con l’eliminazione di Marco Cecchinato. Tra i favoriti alle griglie di partenza Fabio Fognini, che qualche giorno fa ha disputato l’ultimo torneo romano della sua carriera, Tomas Martin Etcheverry, Roberto Carballes Baena, Aleksandr Bublik e Flavio Cobolli.
Brancaccio domina Cecchinato: il derby italiano si chiude 6-1, 6-1
Rapido e indolore il derby italiano giocato da Raul Brancaccio contro Marco Cecchinato: il tennista di Torre del Greco, classe ’97, si impone con un netto 6-1, 6-1, firmando una prestazione solida e priva di sbavature.
Il match prende subito la direzione di Brancaccio, che nel game di apertura strappa il servizio al palermitano, mettendolo immediatamente sotto pressione. Da lì in poi, il campano non concede nulla nei propri turni di battuta e realizza altri due break, chiudendo il primo set sul 6-1 al secondo set point a disposizione. Nel secondo parziale, Cecchinato prova a scuotersi, trovando un break in apertura e conquistando il primo gioco del set. Un’illusione di rimonta che si spegne rapidamente: Brancaccio, con autorità, infila sei game consecutivi, prendendo il controllo totale dell’incontro e chiudendo al secondo match point, sigillando un altro 6-1.
La superiorità del tennista campano emerge chiaramente dalle statistiche: un solo break concesso e ben 6 palle break trasformate su 8 tentativi, segno di grande efficacia in risposta. Anche il bilancio tra vincenti ed errori non forzati è positivo (+5).
Dall’altra parte della rete, Cecchinato ha vissuto una giornata nera, faticando sia al servizio che in risposta. L’ex numero 16 al mondo, semifinalista al Roland Garros del 2018 (dove sconfisse Novak Djokovic ai quarti), è riuscito a mantenere il servizio in un solo game sui sette giocati, dimostrando evidenti difficoltà nel contenere l’offensiva di Brancaccio. Anche il rendimento in risposta è stato insufficiente, con un solo break conquistato in tutta la partita. Ancora più significativo il dato sui vincenti rispetto agli errori non forzati: un bilancio pesantemente negativo (-16). Con questa vittoria, Brancaccio avanza con decisione alla finale delle qualificazioni.
Fonio passa il primo turno di qualificazione, eliminato Oradini
Giovanni Fonio sconfigge Giovanni Oradini in due set, con un doppio 6-4. La partita è equilibrata, ma Fonio dà sempre l’impressione di avere il controllo della gara. Complice anche il nervosismo di Oradini che, a seguito di un break subito a inizio secondo set, scaglia a terra una bottiglia con rabbia. Decisiva invece l’efficacia del servizio di Fonio, che pur senza una percentuale di prime sopra la media, mette in affanno l’avversario indirizzando l’azione a proprio favore fin dall’inizio.
Il gioco aggressivo di Fonio è un’altra delle variabili che Oradini non riesce a controllare. In poche occasioni il tennista trentino riesce a scavalcare l’avversario. Solo un’elegante passante incrociato gli consente di trovare un agognato contro-break nel secondo set. Il colpo vale il momentaneo 4-4, ma è solo un’illusione. Oradini, ancora nervoso nel finale, non mantiene il turno di servizio e Fonio accede al secondo turno di qualificazione, dove incontrerà Carlos Sanchez Jover.

Oradini durante un’azione di gioco
Prihodko elimina Mager in due set al primo turno di qualificazione
Oleg Prihodko si impone su Gianluca Mager con un netto 2-0 durante il primo dei due turni di qualificazione del Piemonte Open. Il tennista ligure – che nel 2020, partendo dalle qualificazioni, raggiunse la finale dell’Atp 500 di Rio de Janeiro battendo ai quarti l’allora numero 4 del mondo Dominic Thiem – non è riuscito a replicare il percorso fatto in Brasile. L’inizio del match sembrava promettente: l’italiano, ex numero 62 del ranking, ha messo pressione fin dai primi game, strappando il servizio all’ucraino nel quinto gioco. Ma la reazione di Prihodko non si è fatta attendere: immediato contro-break e andamento del match ribaltato.

Con il passare dei game, l’ucraino ha alzato il livello, mostrando una maggiore solidità al servizio e una capacità di accelerare nei momenti chiave. Nel decimo game, Prihodko ha persino avuto a disposizione quattro palle break consecutive, tutte annullate con carattere dal ligure. Il primo set si è deciso al tie-break, dove l’ucraino ha imposto il proprio gioco. Da segnalare per Mager un dato preoccupante: solo il 57% di prime in campo, con un rendimento di appena il 45% dei punti conquistati.
Il secondo set ha visto un calo evidente del tennista italiano, probabilmente scosso dal tie-break appena perso. Prihodko ha approfittato subito del momento, strappando il servizio nel game d’apertura e indirizzando definitivamente il match. L’ucraino ha ridotto drasticamente il numero di errori non forzati, mantenendo alta la concentrazione e chiudendo l’incontro con un netto 6-2, concretizzando il primo match point a disposizione.
Gli altri risultati di giornata:
Sanchez Jover-Zanada 7-6 7-6
Pellegrino-Campana 6-3 6-2
Zahraj-Carboni 7-5 1-6 4-6
Napolitano-Albot 7-5 7-6
Sanchko-Weber 4-6 6-0 7-5