“Il Parco del Valentino di Torino non sia più utilizzato alla stregua di un quartiere fieristico”. Questo è il contenuto di una petizione di iniziativa popolare presentata questa mattina a Palazzo Civico durante un Diritto in Tribuna.
La petizione dal titolo “Mai più il Salone dell’Auto al Parco del Valentino” chiede che sia rispettato il regolamento comunale del 2000 il quale definisce le modalità di svolgimento di manifestazioni che comportano occupazione di suolo pubblico sul parco.
Roberto Accornero, Antonella Visentin e Nazzareno Giorgi sono i primi tre firmatari della petizione che, rifacendosi alla normativa nazionale, ricordano come il parco debba essere considerato di interesse pubblico per il suo rilevante valore storico e artistico.
“Il regolamento comunale del 2000 – ricordano i firmatari – definisce il parco come area di elevata qualità ambientale, dove possono accedere solo veicoli a motore dei residenti o degli operatori delle attività oltre ai mezzi di soccorso e dove le uniche manifestazioni ammesse sono quelle culturali, sportive (escluse quelle motoristiche), ricreative e didattiche”.
Intanto, Torino ha perso il suo Salone dell’Auto; la prossima edizione si svolgerà a Milano, precisamente a Monza. Perciò la petizione prende in considerazione qualsiasi attività che dovesse comportare un utilizzo improprio del parco. Ad esempio, l’Oktober Fest.
Nel caso il Salone dell’Auto dovesse tornare a Torino, la proposta dei firmatari sarebbe quella di collocarlo nella sua location naturale, ossia area ex Fiat Mirafiori in corso Tazzoli.
Durante la presentazione della petizione è stato mostrato un video che certificherebbe i disagi che l’evento comporta ai fruitori del Parco: quaranta giorni di preparazione, muletti che scorazzano tra i pedoni, spazi occupati e auto in pieno parco.
“Quali cittadini ambientalisti – osservano i promotori della petizione – vogliamo esprimere riconoscimento all’assessora Lapietra che ha dato dei segnali di attenzione al cambiamento del modello di mobilità con un ampliamento delle piste ciclabili, l’introduzione di qualche bus elettrico, la Ztl a 30 Km/h e la parziale cancellazione del diritto di sosta nel Valentino”. Il Parco del Valentino, dunque, non sia un parcheggio e non ospiti eventi a scopo commerciale o in contrasto con gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Per firmare la petizione bisogna recarsi da Pro Natura in via Pastrengo 13, dal lunedì al venerdì. Telefono: 0115096618