Ridurre la diffusione dell’obesità e del sovrappeso tra i ragazzi e i bambini dell’Unione Europea: è questo il motivo ispiratore del progetto Peers4food, i cui risultati sono stati presentati oggi, 11 novembre, presso il Salotto delle Idee del Collegio Artigianelli. Un’idea che ha visto coinvolti in prima fila il dipartimento di Psicologia dell’Università degli studi di Torino, in collaborazione con l’Università di Varsavia e l’Istituto IMEDEA di Madrid. Per 5 settimane, un team di ricerca guidato dalla professoressa di psicometria Barbara Loera ha condotto un esperimento che ha coinvolto 16 ragazzi e ragazze dai 14 ai 17 anni, tutti studenti del centro di formazione ENGIM Piemonte “Artigianelli” di Torino.
Le studentesse e gli studenti selezionati, pur provenendo da livelli formativi diversi, sono stati incentivati a integrarsi attraverso un approccio group building, fondato sulla condivisione degli obiettivi e delle modalità di partecipazione. Il programma si è sostanziato in un percorso denominato SmartFoodTraining, durato dal 27 settembre al 2 novembre. Ogni martedì, i partecipanti hanno interagito con una dietista per raggiungere una migliore comprensione delle loro abitudini alimentari. Durante la settimana, grazie all’aiuto di una social media manager, hanno imparato a documentare la loro esperienza attraverso video, fotografie e meme. Infine, ogni venerdì sono usciti da scuola per due ore per allenarsi con un personal trainer in un giardino pubblico. I risultati sono stati sorprendenti: i partecipanti hanno maturato una buona capacità di riflessione sulle proprie scelte alimentari. Ad esempio, hanno chiesto di essere accompagnati a fare la spesa per chiarire, nella pratica quotidiana, quali prodotti prediligere al mercato e mostrato una buona propensione a continuare a svolgere una regolare attività fisica.
Commentando i risultati dell’indagine, Barbara Loera ha spiegato: “I dati che abbiamo rilevato confermano quello che abbiamo, in fondo, sempre saputo: che i ragazzi, opportunamente stimolati e seguiti, diventano attivi e propositivi, desiderosi di essere protagonisti della costruzione di un nuovo stile di vita. Peers4Food dimostra che, con un approccio diverso, lo stile di vita corretto, un’alimentazione sana e, soprattutto, lo spirito di gruppo e la solidarietà tra pari per i nostri ragazzi sono obiettivi raggiungibili e, speriamo, duraturi. Inoltre, – ha proseguito la responsabile scientifica del progetto, – le risultanze del gruppo di controllo a Varsavia – costituito da un gruppo di ragazzi “omogenei” per età e sesso – rendono l’approccio di Peers4Food un modello replicabile in altri contesti culturali, ovviamente adattato alle diverse realtà, tradizioni culinarie e situazioni climatiche.”
“Il progetto Peers4Food “, ha sottolineato Carlotta Salerno, assessora della Città alla sua prima partecipazione ufficiale sul fronte delle deleghe giovanili, “è pienamente in linea con l’attenzione e l’impegno dell’Amministrazione comunale verso i più giovani in tema di educazione alimentare e tutela della salute”.
Anche Fabrizio Revello, Responsabile per i corsi O.I. (Obbligo d’Istruzione) della sede ENGIM Piemonte “Artigianelli” Torino, ha espresso soddisfazione per gli obiettivi raggiunti: “È stata un’esperienza che ha realmente coinvolto ed entusiasmato le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato. Studenti provenienti da percorsi diversi e con età diverse si sono messi in gioco e hanno affrontato questa sfida, consapevoli di quanto sia importante uno stile di vita sano”.