Archiviato il bilancio 2022, con risultati più che positivi, visto che si è più che triplicato il valore dei servizi alle imprese e il valore della produzione complessiva è cresciuto del 30%, è partita la fase 2 del Cim 4.0 (Competence Industry Management).
Nella conferenza stampa dello scorso 19 aprile è stato presentato il piano strategico che va dal 2023 al 2025: l’obiettivo finale è quello di intensificare il supporto alla transizione digitale e green delle PMI italiane.
La più importante novità introdotta dalla fase 2 del Cim 4.0 riguarda l’immediata apertura di uno sportello per quelle aziende che intendono avvicinarsi al 4.0 in base alla loro specificità di business attuale o futuro, al proprio settore o filiera produttiva e alla relativa dimensione o struttura organizzativa.
Il fine ultimo di questa operazione è quello di ridurre di molto i tempi di comprensione e analisi dei fabbisogni delle imprese. Così il CEO Pisino: “Occorre garantire un’offerta di servizi di qualità e al tempo stesso promuovere un sostegno tempestivo alla domanda che alleggerisca alle imprese il peso degli investimenti”.