Dopo quattro anni Parco Dora torna a ospitare la comunità islamica di Torino in occasione dell’Eid al-Fitr, che segna la fine del periodo di digiuno nel mese del Ramadan, uno dei cinque pilastri dell’Islam. Una festa dal fortissimo impatto, a tratti difficile da descrivere a parole: circa trentamila persone in abiti tradizionali giunte da tutto il capoluogo, strette in preghiera l’una di fianco all’altra su tappeti colorati e rigorosamente a piedi scalzi.
Abbracci, strette di mano e sorrisi al suono unanime di Eid Mubarak, l’espressione di tipica di auguri nella cultura islamica. Presenti tantissime famiglie con bambini e ragazzi: “noi giovani affrontiamo con serenità le rinunce del Ramadan, mentre negli altri momenti dell’anno in molti fanno più fatica a seguire i dettami religiosi” racconta Zina, 26 anni.
L’evento è stato organizzato dal Tavolo di Coordinamento dei Centri di Cultura Islamica, con il patrocinio e la collaborazione della Città di Torino, nell’ambito del Patto di Condivisione siglato di recente: “Torino è sempre stata capace di accogliere” ha commentato il sindaco Lo Russo, che ha poi espresso il suo auspicio “per una città sempre più aperta e integrata”.