Al pecorino, alla bagna cauda e persino al wasabi. Mentre pasticceri e panificatori sperimentano coi sapori per preparare il panettone più originale, a finire sulle tavole degli italiani durante le feste è sempre il panettone tradizionale: lievito, uvetta e canditi. Secondo la Coldiretti, tre italiani su quattro (76%) quest’anno compreranno il panettone. Una quota sempre maggiore sceglie un prodotto artigianale nonostante la differenza di prezzo rispetto alle proposte della grande distribuzione industriale. Se il panettone acquistato al supermercato costa in media 8-9 euro, il prezzo di quello artigianale va dai 17 ai 30 euro al chilo, con una media di 19,90 euro secondo le stime del Codacons.
Il panettone vince anche la sfida con lo storico rivale pandoro. Nonostante il costo più basso (6-8 euro in media), il tipico dolce veronese sarà acquistato dal 70% degli italiani. In generale, però, il monitoraggio dei listini dei punti vendita da parte del Codacons ha rilevato un aumento dei prezzi di panettoni (+1,7%) e pandori (+2,7%), da inserire nel quadro di un aumento complessivo del costo dei prodotti natalizi, inclusi gli addobbi.
La produzione di panettone e altri prodotti da forno stagionali spinge notevolmente l’economia regionale anche in Piemonte. La produzione di quest’anno ha superato di oltre il 20% quella del 2016. Il dato positivo, però, dovrebbe fare da punto di partenza per un dialogo tra artigianato e istituzioni che porti a un rinnovamento del settore. A chiederlo è Giovanni Genovesio, presidente regionale di CNA Alimentare: “Non credo bastino più le pacche sulle spalle, occorrono segnali tangibili di sostegno alle imprese e agli artigiani”.
La crescita del settore dei dolci da ricorrenza, in Piemonte trainata dagli stabilimenti di Cuneo e di Torino, è dovuta anche alle richieste dall’estero. Nato a Milano, poi venduto e preparato in tutta Italia, il panettone è ormai diventato un dolce internazionale. Dai dati di Confartigianato emerge che le esportazioni di dolci da ricorrenza sono cresciute del 5,8% tra settembre 2016 e agosto 2017. I paesi più ghiotti di panettone sono Francia, Germania e Regno unito ma l’export aumenta soprattutto nei paesi extra Ue, in particolare negli Stati Uniti (+31,4%). Il New York Times ha raccontato “l’ossessione” dei pasticceri americani per il panettone e la sua difficile preparazione. E’ probabile che in futuro diventi simbolo del made in Italy come la pasta, o patrimonio Unesco come la pizza.