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Panel “di fuoco” al Festival del Giornalismo Alimentare: il futuro dell’informazione fa discutere

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Che i convegni siano sempre noiosi è tutto da dimostrare. Di sicuro non si sono annoiati i presenti all’incontro di oggi pomeriggio al Festival del Giornalismo Alimentare con protagonisti il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega all’editoria, Vito Crimi.

Il tema del panel era “Per un giornalismo al servizio dei cittadini. Quali riforme per un futuro di responsabilità e indipendenza?”, argomento che è stato affrontato dai relatori, incalzati dalla moderatrice, la Public Editor de La Stampa Anna Masera, toccando tutti i temi caldi del settore.

A partire dagli Stati Generali dell’Informazione, che proprio Crimi aveva ipotizzato poche settimane fa indicando i primi di marzo come ipotesi temporale.

Le macro aree che Crimi prevede di introdurre sono garanzie ai cittadini, distribuzione, mercato, giornalisti e agenzie di stampa. Il sottosegretario si è inoltre dichiarato disponibile a prendere in mano il “dossier INPGI” nell’ottica di un allargamento ai comunicatori: l’ipotesi di estensione dei servizi dell’istituto di previdenza dei giornalisti è una delle possibili soluzioni ipotizzate per la sua sostenibilità in un’epoca di grandi mutamenti e crisi occupazionale. Recentemente è stato anche uno dei temi affrontati nel Congresso nazionale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Verna, dal canto suo, ha sottolineato la necessità di difendere i giornalisti dalle querele “temerarie”, fatte apposta per intimidirli, e Crimi si è detto d’accordo. Il presidente del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti ha posto l’attenzione anche sull’importanza di una nuova legge sul copyright, anche questo tema annoso, ancora in alto mare perché la direttiva europea non è stata modificata nei suoi articoli controversi (in particolare l’11 e il 13, e l’Italia è fra i Paesi contrari).

Ma il tempo per discutere era scaduto e Anna Masera ha preferito far chiarire a Crimi la sua posizione sull’Ordine professionale: “Non ho mai detto di volerlo abolire, solo di dare libera scelta a chi vuole fare il giornalista di accedere alla professione senza obbligo di iscrizione all’Ordine”. Apriti cielo, anche perché il pubblico in sala era composto per la maggioranza da giornalisti professionisti, che hanno applaudito più volte Verna, il loro presidente nazionale.

Masera ha salutato il presidente regionale del Piemonte Alberto Sinigaglia seduto in prima fila, che da tempo invoca gli Stati Generali dell’informazione e che quindi ha accolto con favore la proposta del sottosegretario e gli ha chiesto di ospitarli a Torino. Appuntamento entro fine marzo, ha concluso Crimi.

ADRIANA RICCOMAGNO

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