Sono passati 80 anni dalla Liberazione dall’occupazione nazifascista avvenuta il 25 aprile 1945. Una data importante che istituzioni, associazioni e realtà culturali del territorio intendono celebrare con una ricca serie di spettacoli, concerti, mostre e letture.
Un mese prima dell’anniversario, diverse istituzioni di Torino, tra cui il Comune, la Città Metropolitana, la Regione Piemonte, il Consiglio Regionale con il suo Comitato per la Resistenza e la Costituzione, il Polo del ‘900, il Museo Diffuso della Resistenza e l’Anpi locale, hanno annunciato il programma. Il mese di aprile sarà ricco di eventi che hanno l’obiettivo di coinvolgere l’intera comunità e in particolare le giovani generazioni.
“Oggi più che mai è fondamentale costruire una memoria condivisa che permetta alle ragazze e ai ragazzi di comprendere il passato per affrontare con consapevolezza il presente e il futuro”, ha affermato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. Un passato che non può essere dimenticato, anche quando coloro che hanno vissuto quegli eventi non ci saranno più. “Abbiamo il dovere di mantenere una linea di collegamento con il passato – continua il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – abbiamo lavorato e lavoreremo affinché questa non sia solo una celebrazione formale, ma una celebrazione di sostanza, che lasci qualcosa alle persone”.
A sottolineare il ruolo storico della regione, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, e il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte nonché presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, Domenico Ravetti: “Per la comunità piemontese la lotta resistenziale da sempre riveste un significato particolare. Non ci fu parte del suolo piemontese valle, collina, borgata o frazione in cui non siano state scritte pagine di sofferenza e coraggio. Non c’è famiglia che non sia stata attraversata dalle vicende di quel periodo della nostra Storia. A quei sacrifici il Presidente Sergio Mattarella ha reso omaggio, nel 2016, conferendo alle genti del Piemonte la medaglia d’oro al valor civile”.
A rinnovare il suo impegno nella tutela e valorizzazione della memoria storica c’è anche il Museo diffuso della Resistenza. “La Resistenza non è solo il passato, ma un’eredità di valori che ci guida nel presente e nel futuro – ha dichiarato il presidente Daniele Lupo Jallà – attraverso iniziative come ‘Mi ricordo quel 25 Aprile’ e le ‘Soglie d’inciampo’, il Museo, in collaborazione con le istituzioni locali, intende stimolare una riflessione collettiva sull’importanza della libertà e della democrazia. Il nostro obiettivo è coinvolgere attivamente la cittadinanza, affinché il ricordo di chi ha lottato per la nostra libertà rimanga vivo e significativo per le nuove generazioni”. Parole condivise anche da Nino Boeti, presidente dell’Anpi Torino e da Alberto Sinigaglia, presidente della Fondazione Polo del ‘900 che da tre anni, insieme ai suoi 26 enti associati, è stato il coordinatore delle iniziative per celebrare l’anniversario della Resistenza.
“Questo anniversario è un’occasione speciale per ribadire i valori fondanti della nostra democrazia. Ricordare oggi, a 80 anni di distanza, non è solo un atto doveroso di gratitudine verso chi ha sacrificato la propria vita per la libertà, ma anche un impegno a difendere quotidianamente quei valori di pace, uguaglianza e giustizia sociale. La memoria è un dovere civico e un ponte verso il futuro”, ha concluso Boeti.