Il tandem Milano-Cortina è stato vincente. Nella volata con Stoccolma (Svezia), l’Italia si è aggiudicata le Olimpiadi invernali 2026. Ieri pomeriggio, 24 giugno, l’annuncio a Losanna di Thomas Bach, presidente Cio (Comitato Internazionale Olimpico). The winner is… e la festa esplode in piazza Duomo a Milano.
“Un Paese malconcio e litigioso – dirà più tardi il direttore della Gazzetta dello Sport – che però ha dimostrato unità e determinazione ottenendo un grande successo sportivo, economico e politico”. “Ha vinto l’Italia: un Paese unito e compatto”, dichiara il premier Conte.
Un miracolo dal retrogusto amaro per i torinesi che nel frattempo, in piazza Vittorio, festeggiavano con luci e droni il santo patrono Giovanni: nel 2026 saranno passati venti anni dai giochi di Torino 2006. Una città che si è tirata fuori dal trio con Milano-Cortina e che vive di austerity, mentre la gigante Milano si prepara a inaugurare opere e cantieri, quattro anni dopo il successo di Expo 2015.
Immediate le reazioni politiche dal Piemonte. Il neogovernatore di centrodestra Alberto Cirio prova ad ammorbidire l’amarezza. “Il Piemonte – fa sapere Cirio – è pronto fin da subito a mettersi a disposizione con i propri impianti per contribuire alla realizzazione del più grande evento che un territorio possa ospitare. Torino e le sue montagne custodiscono un patrimonio di infrastrutture sportive che vale più di mezzo miliardo di euro. Un’eredità olimpica che, insieme all’esperienza maturata, siamo felici di poter mettere immediatamente a disposizione di Lombardia e Veneto. Credo che collaborare sia un’opportunità importante non solo nell’ottica della sostenibilità economica di una manifestazione che richiede impianti estremamente costosi, ma anche come esempio di valorizzazione e riuso di quelli che esistono già sulle vette alpine. Impianti di alto livello nati nel 2006 per accogliere quei Giochi che adesso, a distanza di 20 anni, il nostro Paese tornerà a ospitare. Invieremo il nostro dossier. Siamo pronti fin da subito a dare il nostro contributo e a lavorare in squadra”.
Assegnata all’Italia l’edizione 2026 delle Olimpiadi invernali.
Congratulazioni a tutte le persone coinvolte e, in particolare, ai colleghi sindaci Sala e Ghedina.— Chiara Appendino (@c_appendino) 24 giugno 2019
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Non si è fatto attendere il tweet della sindaca Chiara Appendino. “Assegnata all’Italia l’edizione 2026 delle Olimpiadi invernali. Congratulazioni a tutte le persone coinvolte e, in particolare, ai colleghi sindaci Sala e Ghedina”, scrive la sindaca pentastellata, che inizialmente sostenne la candidatura del capoluogo piemontese, mettendosi di traverso rispetto alle posizioni dei consiglieri comunali del M5S, storicamente non favorevoli a ospitare le olimpiadi per via degli ingenti costi dell’organizzazione. Nel frattempo anche Roma, capitale governata dai cinquestelle della sindaca Virginia Raggi, si tirava fuori da una possibile candidatura alle Olimpiadi 2024.
Su Twitter c’è anche il “rammarico” dell’ex sindaco di Torino, Piero Fassino.
#Milano e #Cortina conquistano le #OlimpiadiInvernali2026. Un bellissimo successo dello sport italiano ottenuto grazie alla determinazione del CONI e dei Sindaci di Milano e Cortina. Rammarico per la scelta dell’amministrazione di Torino di rinunciare a un evento così importante
— Piero Fassino (@pierofassino) 24 giugno 2019
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Spenti i riflettori, si conclude la notte amara di Torino. Il MiTo ancora una volta è sfatato.