Nuova azione di protesta, nella mattinata di giovedì 23 aprile a Torino, da parte di un gruppo di antagonisti in corteo. L’intervento della Polizia ha portato alla denuncia di un manifestante, classe ’92, per resistenza, violenza e lesioni a più. Insieme a lui un altro uomo, di 46 anni, è stato denunciato per resistenza.
Si tratta dello stesso gruppo di antagonisti che domenica 19 aprile aveva bloccato corso Giulio Cesare per cercare di evitare l’arresto, da parte della Polizia, di due rapinatori che avevano rubato una collanina a un’anziana. “Lo stato ci affama, lottiamo” gridano i manifestanti in corteo. Il gruppo, composto da circa una cinquantina di persone, ha cercato di bloccare l’area compresa tra corso Vercelli e via Belmonte.
Gli antagonisti hanno ribadito le accuse nei confronti di uno Stato che, si legge negli striscioni, nega le libertà essenziali, e delle forze dell’ordine che avrebbero “diffuso il Coronavirus”. Inoltre i manifestanti hanno espresso solidarietà nei confronti degli anarchici arrestati e sanzionati domenica pomeriggio.
Il presidio si è sciolto dopo il rilascio di uno dei ragazzi fermati questa mattina: azione che aveva visto un gruppo di anarchici accerchiare un dirigente di polizia. I manifestanti continuano a invitare i residenti a non credere alle misure anti coronavirus e a protestare accanto a loro. Ora, per coloro che questa mattina sono scesi in strada e hanno preso parte al corteo, sono in corso le operazioni di identificazione: verranno sanzionati per aver violato il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che vieta gli assembramenti ai tempi del coronavirus.