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La nuova vita di Lumiq studios

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Negli spazi di Lumiq studios si producevano cartoni animati e film in live action. Era un luogo in cui si offriva supporto ad attività di post-produzione, operando nello sviluppo e nella produzione di prodotti e servizi per cinema, televisione, pubblicità e nuovi media. “L’idea iniziale di Lumiq prevedeva l’intervento di Comunità europea, Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino. Con i finanziamenti si pensava di costruire un polo di assoluta eccellenza a livello europeo, se non addirittura mondiale”, spiega Gianni Gaude, doppiatore, direttore del doppiaggio e dialoghista italiano. 

Il polo comprendeva teatri di posa all’avanguardia per quegli anni. Il più grande era cablato per ricreare la realtà virtuale e il pavimento era apribile, al di sotto c’era una piscina per poter girare scene di subacquea. C’erano poi due teatri più piccoli, locali di servizio, la sartoria, la falegnameria e altre palazzine. 

Dal 2013 però quella realtà ha smesso di esistere in seguito a un fallimento ed è stata completamente abbandonata. Ma, grazie alla Cooperativa operatori doppiaggio e spettacolo, alcuni spazi di Lumiq hanno recentemente ripreso la loro vita produttiva con sale di doppiaggio e di registrazione audiolibri, studi di post-produzione audio, aule e luoghi di formazione teatrale. “Quando abbiamo preso la struttura era un disastro – dice Gaude -. Non era assolutamente conforme per accogliere ragazzi, non funzionava niente, era tutto obsoleto o fuori norma, aveva anche subito molti furti. Poco per volta abbiamo rimesso in piedi tutto”. 

Dopo uno stop dei lavori causato dalla pandemia, l’edificio attualmente funziona e accoglie circa 250 ragazzi e ragazze che prendono parte ai corsi, tecnici ed esperti di doppiaggio. Non sono solo persone di Torino, gli studenti arrivano da tutta Italia e spesso anche dall’estero. Nonostante i locali siano già frequentati da qualche mese, ieri sera, 13 maggio, si è tenuta l’inaugurazione ufficiale. Il giorno non è stato scelto a caso, cade infatti il quarantesimo anniversario della Cooperativa operatori doppiaggio e spettacolo (O.D.S.). “Prima eravamo in via Nicola Fabrizi ma, essendo in una fase di espansione, avevamo la necessità di cambiare sede”, aggiunge Gianni Gaude.

La struttura adesso appare completamente riqualificata, con apparecchiature di ultima generazione e spazi adatti alle attività di registrazione. “Stiamo cercando di portare avanti iniziative al fine di riqualificare anche la zona. Abbiamo un centinaio di ragazzi che la sera arrivano in corso Lombardia e necessiterebbero di spostarsi con i mezzi, ma il servizio non è efficiente nel quartiere. In più ci sono anche luoghi pericolosi e la zona è poco servita di locali”.

L’obiettivo, quindi, è quello di partire dalla struttura per migliorare il benessere di chi la frequenta e di coloro che vivono nel quartiere Madonna di campagna. “Abbiamo bisogno però che le istituzioni collaborino con noi. Stiamo facendo un fortissimo lavoro di riqualificazione sul territorio, ma non riusciamo a fare tutto da soli”.

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