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La nuova stagione del Regio: tra innovazione e tradizione

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“Rosso”, come il colore della passione, ma anche del sangue. Questo il titolo della stagione 2025/2026 del teatro Regio di Torino, presentata nella mattina di oggi, 6 maggio. Proprio l’opposizione tra due poli è al centro della rassegna, che come spiega il presidente della fondazione Teatro Regio e sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, prevede “rappresentazioni della tradizione ma anche elementi di innovazione”. Il Regio cerca così di dare al pubblico un’offerta variegata che permetta di scoprire nuovi titoli, così come di tornare su quelli più noti e apprezzati dal pubblico.

Una chicca è l’opera, ingiustamente dimenticata, che il 10 ottobre 2025 aprirà la stagione. Si tratta di un nuovo adattamento di “Francesca da Rimini” di Riccardo Zanodai, che torna a casa visto che proprio a Torino ebbe la sua prima nel 1914. Alla direzione d’orchestra, Andrea Battistoni, nuovo direttore musicale del Regio che così sancisce il suo ruolo nell’organico. Alla regia, invece, Andrea Bernard, che con le sue idee giovanili e originali proporrà “dei nuovi linguaggi al pubblico, senza travisare nulla della storia”, sostiene Cristiano Sandri, direttore artistico del Regio.

Sempre sul filone del dialogo tra innovazione e tradizione, a chiudere il cerchio della stagione sarà invece “La Tosca” di Giacomo Puccini, che secondo Battistoni merita di essere rappresentato “per chi magari non ha mai avuto l’occasione di vederla, come i giovani”.

Oltre a questi, tra i dieci titoli, i quattro nuovi allestimenti e tre appuntamenti di danza, che vedranno anche il ritorno di Roberto Bolle a Torino, splende “I dialoghi delle Carmelitane” di Francis Poulenc, che secondo il sovrintendente Mathieu Jovin è “il miglior titolo francese del ‘900, purtroppo mai rappresentato finora al Regio”.

Il teatro dimostra inoltre di voler continuare sulla strada del suo slogan “Il Regio è di tutti”. Oltre infatti a mantenere il prezzo delle prime al pari di quello delle altre recite, la Regio card giovani amplia il suo raggio, cosicché chi ha dai 16 ai 30 anni abbia la possibilità di acquistare un biglietto al 50 percento, ma anche di approfittare dell’offerta dei biglietti last minute a 10 euro. Novità assoluta, invece, la Regio card under-16, per avvicinare anche i bambini e i ragazzi più piccoli al colorato mondo del teatro.

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