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”Non vedo mio marito da due anni”: il racconto di un’attivista russa

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”Non vedo mio marito Vladimir da aprile 2022 e quando parlo con lui è solo per pochi minuti. Ho tre figli che non sanno nulla sul loro papà da troppo tempo. È una tortura.” Evgenia Kara Murza è attivista per i diritti umani, a Perugia in occasione del Festival internazionale del giornalismo.

Vladimir Kara Murza è un politico di opposizione russo attualmente in carcere dove sta scontando una condanna a venticinque anni di reclusione per vilipendio alle forze armate e per alto tradimento nei confronti del governo russo.

”L’obiettivo è annullare i nemici politici a livello psicologico e non” – aggiunge Evgenia Kara Murza. – “Il regime russo demolisce i prigionieri togliendo loro il tempo libero e gli spazi. L’atto di ribellione nei confronti dello Stato è vista come una malattia e i detenuti trattati come se fossero malati. Mio marito vive in una stanza di metri quadrati da due anni e non gli è concesso praticamente mai il tempo di scrivere e leggere. Vogliono far di tutto per farlo sentire dimenticato e da solo per questo è fondamentale che si crei solidarietà con queste persone.”

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