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“Noi, Sentinelle dei rifiuti così recuperiamo gli scarti”

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I numeri parlano chiaro: almeno il 70% dei rifiuti gettati nell’indifferenziato in zone dove è attiva la raccolta stradale avrebbero potuto avere uno scopo diverso. A questo si aggiunga la mancanza di iniziative comunali e il dado del 43% è tratto.  Ne sono certi le “Sentinelle dei rifiuti” di Eco dalle Città: in molti li conoscono già, sono quelli con le casacche arancioni che presidiano il mercato di Porta Palazzo a ora di pranzo per gestire un banchetto di recupero di prodotti ortofrutticoli. Ed erano lì anche l’8 marzo quando per l’occasione hanno organizzato “DonnaPalazzo”, piccola festa che ha entusiasmato le richiedenti asilo africane volontarie. Per Eco Dalle Città intervenire sui rifiuti è una missione: «Cerchiamo di intercettare il cibo buono e distribuirlo a chi rovista tra i rifiuti. Parliamo di circa 300 chili in media al giorno di prodotti recuperati che altrimenti finirebbero nell’immondizia: quantità che la maggior parte delle volte distribuiamo interamente o lo portiamo alla mensa Sermig».  Loro che sognano il modello rifiuti zero nei mercati «un po’ terra di nessuno» stanno studiando circuiti virtuosi «con progetti integrati con i richiedenti asilo». Ma l’orecchio di Eco dalle Città resta teso all’immondizia cittadina:  «Rispetto al 2015, nel 2016 la produzione dei rifiuti è aumentata di 1,37% mentre la popolazione è rimasta stabile. è cresciuto il differenziato del 2% e l’indifferenziato di 0,95%: in tutto 2.307 tonnellate l’anno».

Peccano i cittadini? 

Non solo, non ci sono state importanti iniziative del Comune. E le poche avviate non hanno avuto respiro lungo.

In tutto ciò il vostro ruolo qual è? Di pressione, consiglio o coordinazione? 

Tutti e tre. In ordine consiglio, coordinazione e pressione.

La percentuale però non si muove, c’è qualcosa che non va?

In realtà funziona tutto bene, il problema è che il porta a porta copre poche zone. D’altronde è plausibile che con campagne massicce e maggiori controlli si possa aumentare. 

Quindi il 65% non è un miraggio? 

Di sicuro così non riusciranno, servono fondi, metodi nuovi e comunicazione.

Qual è l’atteggiamento del Comune?

La nuova amministrazione sta cercando di smuovere il torpore, l’assessore Giannuzzi ripete che si stanno facendo salti mortali per intercettare fondi ed è vero.

E chi li ha preceduti?

L’assessore Lavolta puntava sulla riduzione dei rifiuti che c’è stata ma il merito, è bene precisare, va dato alla crisi.

CRISTINA PALAZZO

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