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‘Ndrangheta dietro Cioccolatò: otto arresti per estorsione e sequestro di persona

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Infiltrazione della ‘ndrangheta negli appalti del comune di Torino per l’evento Cioccolatò e per i Mercatini di Natale. All’alba di lunedì 10 giugno la squadra Mobile di Torino ha eseguito 8 misure cautelari emesse dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Torino.

L’accusa è di estorsione, sequestro di persona, violenza privata, porto e detenzione di arma e lesioni personali, reati aggravati dal metodo mafioso. Tra gli indagati ci sono i nomi di Giacomo Lo Surdo, ex capo del gruppo ultras juventino degli “Arditi”, già finito in manette nell’operazione Minotauro che portò in carcere 156 persone, e Francesco Ferrara, imprenditore 48enne, titolare della catena di streetfood Amsterdam Chips.

Per i due è già scattato l’arresto e si trovano alla casa circondariale di Torino Lorusso e Cotugno. Nell’operazione eseguita dal Sisco (Sezione investigativa del servizio centrale operativo) della Polizia di Torino, inoltre, sono finite nei guai altre sei persone, tutti italiani, tra i quali Antonio Masotina, Francesco Onofrio e Romeo Rocco Natale.

L’indagine era partita nel 2017, quando era emerso un giro di società fittizie, tutte sotto “Buongiorno Italia”, la società fondata da Francesco Ferrara, messe in piedi per partecipare ai bandi comunali.

Uno degli episodi più lampanti è stato commesso nei confronti di un ex collaboratore che aveva richiesto con un’azione legale il pagamento di circa 20mila euro di provvigioni per il lavoro svolto. A quel punto c’è stato un agguato per costringerlo a rinunciare all’azione legale: un metodo violento, fatto di minacce, una corda stretta al collo e la privazione della libertà personale.

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