La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Nasce l’archivio dei piemontesi deportati nella Shoah

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Ricordare la Shoah grazie alle testimonianze vissute dai piemontesi. Questo è l’obbiettivo del progetto pilota “il passaggio del testimone: dalle microstorie alla storia” promosso dalla Comunità ebraica di Torino con il sostegno del Consiglio regionale insieme al Comitato resistenza e costituzione della regione Piemonte  in collaborazione con Il Pitigliani – centro ebraico italiano e museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah.

Si tratta di una piattaforma dove le giovani generazioni potranno scoprire e immedesimarsi nelle storie dei deportati e delle vittime dell’Olocausto grazie a un archivio digitale delle testimonianze piemontesi in cui queste sono state estratte distinte per tema, contestualizzate dal punto di vista storico e arricchite da pubblicazioni insieme al relativo inquadramento storico. “Abbiamo voluto sostenere con convinzione il progetto che si rivolge alle scuole” dichiara Daniele Valle, vicepresidente del Comitato Resistenza. “Mettendo a loro disposizione un archivio che trasmette la memoria da nonni ai nipoti che è tanto più prezioso oggi che i testimoni diretti della Shoah, della Resistenza e delle vicende del periodo nazifascista  stanno scomparendo.”

Ciascun insegnante in Piemonte può accedere con semplicità all’archivio online che rappresenta un vero e proprio sistema di trasmissione della memoria. “Proponiamo l’adozione di una o più storie e delle relative famiglie da parte degli studenti, fornendo un metodo di interrogazione delle fonti. Abbiamo selezionato per il progetto 20 testimonianze già studiate e contestualizzate dagli studenti. Vogliamo trasmettere un metodo di lavoro diretto ma utilizzabile come approccio allo studio” dichiara Claudia Abbina, consigliera per la cultura della comunità ebraica.

 L’archivio è attualmente regionale ma l’obbiettivo è la creazione di un archivio nazionale in collaborazione con enti ebraici e del mondo della scuola per estenderlo a tutti gli italiani.