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Nasce l’alleanza che si impegna per il futuro di Torino

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Venti soci fondatori, tra cui molti giovani, costituiscono l’alleanza nata e presentata nella mattinata del 28 aprile ai Bagni pubblici di via Aglié di Torino. Sono quattro le sfide principali che si intendono affrontare per garantire un futuro brillante alla città, quali il decremento demografico, la transizione ecologica, la crescita delle diseguaglianze e le intelligenze artificiali. L’obiettivo è andare oltre al dibattito sulla quotidianità e immaginare grandi progetti di sviluppo con un respiro ampio e di lungo periodo.

L’associazione “Alleanza per Torino”, ispiratasi a un’esperienza simile di trent’anni prima sotto l’amministrazione del sindaco Valentino Castellani, è un ente giuridico privato, indipendente e senza scopo di lucro, che intende porsi come luogo di analisi ed elaborazione programmatica sul futuro e lo sviluppo della città metropolitana di Torino. Lo scopo è promuovere l’inclusione sociale, attirare talenti per ridare aria fresca alla decrescente densità demografica e dedicarsi alla sostenibilità ambientale, attraverso la proposta di soluzioni concrete. L’iniziativa si fonda sulla partecipazione dei giovani e sulla parità di genere come basi su cui costruire i propri progetti.

Il presidente Garibaldi: “Concretezza per valorizzare il territorio”

Alla conferenza di inaugurazione, alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo, del consigliere Silvio Viale, dello stesso ex sindaco Castellani e dei venti soci fondatori, il presidente dell’associazione, Pietro Garibaldi, fa una dichiarazione d’intenti del progetto. “Vogliamo essere concreti nel proporre le nostre idee per promuovere e valorizzare il territorio. Partiremo perciò da pilastri come l’università, che aiuti a invertire il trend demografico, e da impostare Torino come città dei servizi. Vorremmo creare nuovi posti di lavoro, soprattutto nella manifattura, e quindi riqualificare la città come esercente dei servizi. Un altro pilastro è vedere Torino come città del turismo e potenziare quindi anche i servizi di trasporto pubblico, ma su questo l’amministrazione sta già lavorando molto”.

“E’ una città di accoglienza – conclude Garibaldi – che deve avvicinare le persone, in particolare i giovani, e invitarle a partecipare alla vita cittadina per costruire assieme il futuro di Torino”.

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