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La proposta dei cittadini: un museo nell’ex bunker di via Giordano Bruno

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Un nuovo luogo dove ricordare la storia della città, lì dove ora ci sono solo sterpaglie e degrado: è questo il sogno del comitato di cittadini di Borgo Filadelfia che ha organizzato una raccolta firme per riqualificare il rifugio antiaereo di via Giordano Bruno.
“Un progetto utopistico – ammette una delle firmatarie, Graziella Grasso – ma nulla ci vieta di sognare”.

Il bunker, costruito nei primi anni Quaranta, si articola su tre piani e poteva ospitare fino a cinquemila persone; dopo la guerra è stato usato per diversi decenni come magazzino per lo stoccaggio delle derrate alimentari in vendita nei vicini mercati ortofrutticoli all’ingrosso, un complesso che è un’altra ferita aperta per il quartiere, in parte recuperato per le Olimpiadi del 2006 ma poi di nuovo caduto nell’abbandono.

Ora i residenti di questo pezzo di Circoscrizione 8, fortemente legato ai suoi simboli come lo stadio del Grande Torino, immaginano possa diventare “un monumento storico di grande valore, con un allestimento interattivo che tramite luci e suoni possa far rivivere ai visitatori le sensazioni di chi ci si rifugiava dai bombardamenti, e si inserisca in un progetto più grande di museo diffuso, permettendo a chi cammina per il quartiere di scoprirne la storia, magari con dei qr code che rimandino ad audioguide, o con dei pannelli informativi – spiega il presidente di Filadelfia Aps Marcoluigi Allemandi – rendere questo luogo visitabile potrebbe permettere alle nuove generazioni di capire che cosa sia un rifugio antiaereo”. Proprio di giovani parla anche un’altra promotrice di questa iniziativa, Ivana Galvani: “I nostri ragazzi studiano la storia sui libri, ma sarebbe molto più utile per imparare poter visitare i luoghi dove ci si rifugiava durante la guerra, avremmo tanti aneddoti, tante vicende da raccontare, se potessimo portarli in visita qui”.

Le 308 firme raccolte sono state sufficienti per ottenere dal Comune il diritto di tribuna, e a fine mese il tema dovrebbe essere discusso in Commissione 5.

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