Dal 27 giugno al 3 luglio la moda torna a sfilare sotto la Mole per la seconda edizione della Torino Fashion Week. L’evento si svolgerà ai magazzini Devalle, ai Murazzi del Po 5. Un angolo di città particolare e una scelta che inorgoglisce il Comune. “In attesa della riapertura prevista per la prossima estate, abbiamo voluto riattivare i Murazzi, un luogo ormai dimenticato” dice l’assessore al Commercio Alberto Sacco alla presentazione nella Sala Colonne di Palazzo di Città. “Torino, con la T maiuscola, sarà la parola magica di questa edizione, il comune denominatore tra locale e internazionale” spiega Claudio Azzolini, presidente dell’associazione Tmoda, organizzatrice dell’intera settimana.
Quest’anno la Torino Fashion Week diventa internazionale. Dei sette giorni, due saranno dedicati agli stilisti torinesi o residenti in città, gli altri cinque a fashion designer mondiali. In particolare alla moda islamica, che, grazie all’accordo con Modest Fashion, porterà sulle passerelle torinesi le creazioni di 31 stilisti. “Non è l’islamizzazione della moda – precisa il prof. Paolo Biancone, ideatore della Tief (Turin Islamic Economic Forum) – piuttosto è un tentativo di spiegare alle aziende l’esistenza di un mercato che spesso non vedono”. La moda islamica vive un boom e continuerà a crescere. Secondo il Global Islamic Economy Report, nel settore verranno investiti 484 miliardi entro il 2019, quasi il doppio rispetto al 2013.
Con la Fashion Week, Torino vuole farsi ambasciatrice delle sue eccellenze e candidarsi come passerella tra la moda italiana e quella internazionale.
GIORGIA GARIBOLDI
EMANUELE GRANELLI