“Il dissequestro della funivia del Mottarone – dice il presidente della Regione Alberto Cirio – è una buona notizia che attendevamo da tempo e che consente ora di proseguire le attività per arrivare alla riapertura dell’impianto, a cui stiamo lavorando insieme al governo e al comune di Stresa. La Regione Piemonte finanzia la riapertura con cinque milioni di euro, a cui si aggiungono i dieci messi a disposizione dal ministero del Turismo”. Cirio ha spiegato che la disponibilità delle aree consentirà ora a Monterosa 2000, la società pubblica della Regione che gestisce gli impianti di risalita del monte, di perfezionare la progettazione per quanto riguarda la parte muraria e architettonica e quindi di proseguire con la tabella di marcia per la riapertura dell’impianto.
Il 23 maggio saranno passati tre anni dall’incidente della funivia del Mottarone, che portò alla morte di 14 persone. Oggi l’impianto è stato dissequestrato dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Verbania e della stazione di Stresa, su delega del gip di Verbania. La notifica è stata recapitata anche al comune di Stresa, alla Regione Piemonte e al liquidatore della società Ferrovie del Mottarone, che aveva in gestione l’impianto. La richiesta era stata avanzata dall’avvocato Riccardo Tacca, legale del comune di Stresa, nel corso dell’udienza preliminare dello scorso 23 aprile.
