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Da Kandinskij a Klee, un concerto di colori tra il Castello di Rivoli e la Gam

di Lucrezia Clemente e Lisa Di Giuseppe

“Il colore è un mezzo di esercitare sull’anima un’influenza diretta”, diceva Kandinskij. È lo strumento più immediato per rappresentare un concetto. Ogni sfumatura ha un suo significato istintivo ancor prima che razionale. È questo il tema al centro della mostra “L’emozione dei colori nell’arte” che inizia oggi in contemporanea alla Galleria d’arte moderna e al Castello di Rivoli. Un percorso di 400 opere che racconta l’evoluzione del linguaggio cromatico dal ‘700 ad oggi attraverso i capolavori di più di 130 artisti.

“I had too much to dream last night” di Jim Lambie, 2004 (Foto: Lisa Di Giuseppe)

Al centro dell’esposizione i due amici-rivali Vasilij Kandinskij e Paul Klee che hanno usato i colori come strumenti musicali per trasmettere emozioni allo spettatore. Non solo arte ma anche scienza nel progetto di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria, Elena Volpato ed Elif Kamisli. Attraverso un laboratorio di studio neuroscientifico diretto da Vittorio Gallese verrà analizzata la differenza nella percezione fisica tra i colori delle tele e quelli RGB degli schermi. A essere messa in discussione è la standardizzazione nell’uso delle sfumature nell’era digitale che rischia di ridurre le nostre capacità di cogliere il colore nel mondo reale.

“Red felt: for the first time” di Arturo Herrera, 2000 (Foto: Lisa Di Giuseppe)

Da Sidney a New York, la mostra nasce da una collaborazione con gallerie del calibro della Reina Sofia di Madrid, del Centre Pompidou di Parigi, del Munch Museet di Oslo e del Paul Klee Zentrum di Berna. “Un’ alleanza tra istituzioni e intelligenze in grado di catturare nuove fette di pubblico e creare curiosità con un approccio innovativo” ha detto la sindaca Chiara Appendino. Un tema, quello del colore, spesso messo in secondo piano ma che in realtà fornisce una chiave di lettura intuitiva per comprendere l’artista. Secondo l’assessora alla cultura della Regione, Antonella Parigi, “La mostra è anche un’occasione per rafforzare il legame tra il territorio cittadino e il Castello di Rivoli, conosciuto in tutto il mondo ma non adeguatamente valorizzato a livello locale”. Prova concreta di questo proposito, la navetta gratuita nel weekend che collegherà le due sedi dell’ esposizione.

La mostra resterà in città fino al 23 luglio.