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Scosse di terremoto in Puglia; il rogo nella sede della polizia municipale di Mirandola; la morte del campione di F1 Niki Lauda. Il mondo alle 12.30

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Una scossa di terremoto di intensità fra 3,7 e 4,2 di magnitudo è stata registrata in Puglia alle 10.13. L’epicentro è stato a quattro chilometri da Barletta a una profondità di 34 chilometri. La scossa è stata distintamente avvertita anche a Bari. Le scuole vicino all’epicentro e gli uffici giudiziari di Bari sono stati evacuati e la polizia ha subito avviato controlli nelle strutture. Per ora si segnalano danni alla chiesa di San Domenico di Trani, già recintata perchè pericolante, dove è crollata un’anfora decorativa.

Un rogo si è sviluppato nella notte nella sede della polizia municipale di Mirandola nel modenese. L’incendio ha provocato la morte di una donna ottantenne e della sua badante e l’intossicazione di 20 persone. Secondo le prime ricostruzioni l’origine sarebbe dolosa ed è già stato fermato un nordafricano, sorpreso con un accendino e un berretto della polizia. Sulla vicenda è già intervenuto il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale”, mentre i 5 stelle replicano: “dovrebbe essere proprio il Viminale a chiarire perché quell’uomo era libero di circolare”.

L’approvazione del decreto sicurezza bis è stata rimandata. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto presente che il Quirinale aveva segnalato alcune criticità, che riguardano due aspetti: le multe a chi soccorre i migranti in pericolo in mare e la possibile interferenza del Viminale rispetto alle competenze di altri ministeri. Già nella mattinata il clima era molto teso, con la replica di Conte all’intervista della Stampa a Giorgetti: “Se si mette in dubbio l’imparzialità e l’operato del presidente del Consiglio si mette in discussione anche l’azione di governo, ha detto il premier, e bisogna farlo nelle sedi ufficiali”.

E’ morto Niki Lauda, il celebre pilota di Formula 1, che nel 1976 a Nurbringring aveva subito un terribile incidente che lo aveva lasciato sfigurato.

Dopo Google anche altre aziende americane hanno bloccato i loro contratti con Huawei. Nella giornata di ieri i produttori di microchip Intel, Qualcomm e Broadcom hanno interrotto le forniture. I primi effetti si sono materializzati nella Borsa: Google ha perso il 2% e anche le altre aziende sono state penalizzate. Nel frattempo la Casa Bianca ha fatto un passo indietro e ha concesso una tregua di 90 giorni a Huawei e parte delle sue resitrizioni verranno sospese fino al 19 agosto. Il fondatore della società cinese Ren Zhengfei ha dichiarato che gli Stati Uniti sottostimano la loro forza e che si erano già preparata a questa eventualità accumulando delle riserve di chip.

Crisi nel governo austriaco. Dopo la decisione del Cancelliere Sebastian Kurz di allontanare il ministro dell’Interno Herbert Kickl, tutti i ministri della Fpö hanno lasciato i loro incarichi. L’opposizione socialdemocratica ha chiesto le dimissioni del cancelliere, auspicando che sia sostituito da un governo ad interim di esperti fino alle elezioni anticipate, che sono fissate per settembre. L’intenzione di Kurz però è sostituire i ministri con alti funzionari che permettano al governo di continuare il suo lavoro.

L’ambasciatore venezuelano a Roma, Isaias Rodriguez,ha dato le sue dimissioni definitive. In una lunga lettera ha dichiarato che lascia a causa delle difficoltà economiche in cui versa il Paese, pur confermando il proprio pieno sostegno al presidente, Nicolas Maduro. Ha spiegato di non poter più pagare gli stipendi allo staff, né l’affitto a causa dell’embargo promosso dagli Usa, che gli ha causato un debito nei confronti delle autorità italiane di «quasi nove milioni di euro».

Tv: è andata in onda l’ultima puntata del Trono di Spade. La serie cult, che ha cambiato il modo di raccontare storie in televisione, era in onda da 10 anni. I fan più fedeli però protestano sul finale e nei giorni scorsi è già partita una petizione online per chiedere alla produzione e al canale, HBO, di rigirare l’ultima stagione. Le firme sono già più di un milione.

Si è giocato ieri sera il posticipo della penultima giornata di campionato, con Bologna-Lazio finita in pareggio. I rossoblu conquistano la salvezza dalla retrocessione. Ancora in pericolo Fiorentina e Genoa che si scontreranno al Marassi domenica prossima.