Il concorso nato per illustrare Wikipedia è arrivato all’ottava edizione. Gli scatti vincitori – selezionati tra più di 25mila foto – sono stati premiati ieri mattina, sabato 23 novembre, nella Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino.
In Italia c’è ancora molta strada da fare per affermare la “libertà di panorama”. Pubblicare scatti di monumenti o beni artistici con licenza libera è più complicato di quanto si possa immaginare. Fotografare una fortezza medievale, una chiesa barocca oppure un palazzo settecentesco equivale a intaccare una serie di vincoli normativi, avere a che fare con una una giungla di enti locali e statali: i detentori dei diritti di riproduzione dell’immagine.
Per diffondere le bellezze, i monumenti e le opere d’arte presenti sul territorio nazionale da molti anni Wikimedia Italia organizza un contest rivolto ai fotografi, professionisti e non: “Wiki Loves Monuments”. L’obiettivo è quello di raccogliere scatti che possano essere utilizzati liberamente da chiunque, perché ci troviamo di fronte a un patrimonio pubblico che – se non condiviso – rischia di rimanere una cosa per pochi.
Ci siamo! Inizia ora a Palazzo Cisterna, #Torino il nostro convegno su #libertàdipanorama che precede la premiazione di #wikilovesmonuments 2019 pic.twitter.com/SAQDzUXK3E
— Wikimedia Italia (@WikimediaItalia) November 23, 2019
L’evento di Palazzo Cisterna
Oltre 25mila fotografie e più di 13mila monumenti italiani immortalati dalle fotocamere e dalla creatività dei partecipanti hanno concorso all’edizione 2019 di “Wiki Loves Monuments”. Ma, alla fine, sono stati dieci gli scatti ad essere premiati nella cornice torinese di Palazzo Cisterna.
L’evento conclusivo del concorso, prima di celebrare i vincitori e le bellezze italiane, ha acceso i riflettori sul complicato tema della libertà di panorama e dei vincoli normativi.
Le questioni sono state affrontate in Sala Consiglieri nel corso di una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Lorenzo Losa, presidente di Wikimedia Italia, Antonella De Robbio, coordinatrice del Gruppo di studio AIB Open Access e Pubblico Dominio (GOAPD), Chiara Veninata, dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), Deborah de Angelis, avvocato fondatore dello Studio Legale DDA, infine Marco Valle, ingegnere torinese della Fondazione Links, un’istituzione impegnata a patrocinare e a vagliare le candidature dei siti culturali a Patrimonio Unesco.
La discussione tra punti di vista e competenze professionali diverse ha messo in luce un problema comune, da cui è fondamentale ripartire se si vuole attuare un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale italiano: l’assenza di una normativa chiara, a livello nazionale, e comune, a livello europeo, incentrata sulla pubblicazione degli scatti che immortalano i beni culturali.
“Chiedere l’autorizzazione a centinaia di enti e istituzioni per ottenere il consenso alla riproduzione e alla fotografia dei monumenti è molto complicato. Attualmente, 1000 comuni italiani – su oltre 6000 – hanno autorizzato la riproduzione fotografica dei beni in custodia da parte di Wikimedia. L’assenza della libertà di panorama complica il nostro progetto”, ha spiegato Losa, presidente di Wikimedia Italia.
Gli scatti vincitori dell’edizione 2019
Palazzo dei Diamanti, Ferrara (FE). “Ferrara Palazzo Diamanti”, di Maurizio Tieghi. Portico di San Luca, Bologna (BO). “Portico di San Luca, Bologna”, di Vanni Lazzari. Castelmezzano, Potenza (PZ). “Notturna di Castelmezzano”, di Paolo Santarsiero. Basilica di San Nicola, Bari (BA). “Sulla via della luce”, di Isabella De Santis. Cattedrale di Santa Maria Assunta, Rieti (RI). “Cappella SS. Sacramento”, di Giacomo Nicolò. Rocca di Montecatini Alto, Pistoia (PT). “Rocca di Montecatini Alto sopra le nuvole”, di Francesco Marraccini. Loggiato dei Cappuccini, Comacchio (FE). “Monochrome, Loggiato dei Cappuccini, Comacchio”, di Vanni Lazzari. Riserva naturale guidata Calanchi di Atri, Teramo (TE). “Nebbiolina sull’oasi”, di Gino Marcone. Galleria Vittorio Emanuele, Milano (MI). “Galleria Vittorio Emanuele Interno”, di Maurizio Moro. Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci”, Prato (PO). “Raggi di luce riflessi”, di Michela Osteri. Palazzo Biblioteca Comunale, Terni (TR). “Palazzo BCT Interno”, di Nicola Severino.
Il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, in bianco e nero, immortalato da Maurizio Tieghi, il portico bolognese di San Luca, realizzato da Vanni Lazzari, infine la “cartolina” notturna e innevata del borgo lucano di Castelmezzano, scattata da Paolo Santarsiero. Sono queste le tre fotografie – rispettivamente Oro, Argento e Bronzo del podio – ad aggiudicarsi i primi posti del concorso fotografico di Wikimedia Italia. Oltre all’Emilia Romagna e alla Basilicata le altre regioni ad essere rappresentate nella classifica dei dieci migliori scatti sono Abruzzo, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana e Umbria. Una menzione speciale, durante la cerimonia, è stata fatta dalla FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, allo scatto realizzato da Michela Osteri al “Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci” della città toscana di Prato.
Le dieci immagini selezionate parteciperanno al concorso mondiale di “Wiki Loves Monuments”, che eleggerà la foto più bella entro la fine dell’anno. Gli scatti italiani verranno valutati insieme alle migliori raccolte di oltre 40 paesi in gara.
Le bellezze dei monumenti italiani premiate sono state scelte da una giuria nazionale, composta da fotografi professionisti ed esperti wikipediani. A valutare i partecipanti c’era anche Marianna Santoni, fotografa, esperta affermata di post produzione con Photoshop e consulente internazionale per grossi marchi aziendali.