Marta aveva perso il lavoro e non riusciva a versare i contributi della sua categoria professionale. Marco pagava già un mutuo nella casa in cui viveva con moglie e figli, ma non riusciva a far fronte alle spese straordinarie del condominio, rischiando un’ingiunzione sull’abitazione. Marta e Marco sono evidentemente nomi di fantasia ma i casi sono reali, queste persone si sono davvero rivolte a La Scialuppa Crt in cerca di un piccolo aiuto temporaneo. Fino a oggi, i tanti Marta e Marco di Torino non avrebbero potuto avere accesso al microcredito di PerMicro, mentre adesso questa possibilità è stata creata grazie al nuovo patto per famiglie in difficoltà, promosso da La Scialuppa Crt e PerMicro.
L’accordo prevede la costituzione – da parte de La Scialuppa CRT Onlus Fondazione Anti Usura, in qualità di Ente garante – di un fondo di garanzia finalizzato a favorire l’accesso ai finanziamenti erogati da PerMicro (intermediario specializzato in credito e microcredito per l’inclusione) a soggetti esclusi dai canali tradizionali del credito, in situazioni di vulnerabilità sociale ed economica, e pertanto a rischio usura.
I finanziamenti, rivolti alle famiglie più fragili di Piemonte e Valle d’Aosta, avranno un taglio tra i 3 mila e i 15 mila euro e, grazie a tempi rapidi di erogazione, potranno coprire spese urgenti e impreviste: dall’automobile usata per andare al lavoro alle spese mediche urgenti, dalle spese per un corso professionalizzante a quelle per il proprio ricollocamento lavorativo.
Si stima che saranno più di sei mila le persone che potranno usufruire dei finanziamenti, grazie all’ampliamento dei requisiti di accesso.
I soggetti interessati a presentare la richiesta di finanziamento dovranno rivolgersi a La Scialuppa Crt che procederà a una prima valutazione di fattibilità della richiesta; in caso positivo, La Scialuppa comunicherà la concessione della garanzia a PerMicro, che avrà la possibilità di erogare finanziamenti garantiti, fino al raggiungimento di una esposizione pari a due volte (“leva 2”) la consistenza complessiva del Fondo (con una dotazione iniziale di 100mila euro).
“Con il patto siglato oggi La Scialuppa CRT e PerMicro uniscono le loro forze e mettono in campo un nuovo strumento a supporto delle famiglie piemontesi più fragili escluse dai tradizionali canali di finanziamento – sottolinea il segretario generale di Fondazione Crt Andrea Varese -. Si tratta di un ulteriore passo nel percorso di collaborazione pluriennale tra la Fondazione Crt, per il tramite della Fondazione Sviluppo e Crescita Crt, e PerMicro, che negli anni ha permesso di ridare speranza a tante famiglie, attraverso lo strumento del microcredito: un sodalizio che si è rafforzato ulteriormente con la sottoscrizione di 2 milioni di euro da parte della Fondazione Sviluppo e Crescita Crt del prestito obbligazionario ‘Permicro 2024-2030’ volto ad aiutare nuclei famigliari monoreddito e lavoratori precari”.
Interviene anche l’amministratore delegato di PerMicro, Benigno Imbriano: “Il divario tra i pochi sempre più ricchi e i tanti sempre più poveri è qualcosa che, se non affrontato, condizionerà irrimediabilmente il nostro futuro – dichiara -, rendendo difficile la vita anche di chi pensa di non essere parte di queste dinamiche. Un paese integro, sano nei suoi principi, dovrebbe essere in grado di lavorare per la sua crescita economica, ma allo stesso tempo dovrebbe essere in grado di lavorare per ridurre le diseguaglianze”.
Il problema del sovraindebitamento
La 5° Indagine sull’inclusione finanziaria realizzata da “Banca Etica” e la 17° edizione del Rapporto sul microcredito in Italia condotta da “C. Borgomeo&co.” illustrano quanto il crescente sovraindebitamento delle famiglie sia un tema che sta assumendo proporzioni davvero allarmanti in termini di un progressivo aumento dei casi di espulsione dal sistema finanziario ordinario.
La situazione è ancora più preoccupante se si prende in esame il tasso dei richiedenti un prestito esclusi (rifiuti e pratiche incomplete): 43% nel Sud e 39% nelle Isole, a fronte di un tasso di esclusione nazionale del 21%, stimabili complessivamente in circa 250 mila nuclei. I tassi di rifiuto più alti si riscontrano nel comparto del credito al consumo (30% di domande rigettate in tutto o in parte).
Le domande per finalità professionali hanno registrato un tasso di rifiuto del 19%, 11% per l’acquisto di immobili. Reddito e patrimonio, reale e finanziario, delle famiglie sono i fattori determinanti per l’accesso al credito. Disporre di ricchezza, e conseguentemente di garanzie da poter mettere a disposizione, facilita infatti l’accesso al credito.
Anche in Piemonte la situazione non è rosea. Secondo i dati della Banca d’Italia, nella prima parte del 2023 è proseguito il rallentamento dei finanziamenti di banche e società finanziarie alle famiglie piemontesi, avviatosi dall’ultimo trimestre del 2022: a giugno il tasso di incremento sui dodici mesi è stato pari allo 0,9 per cento (4,1 nello scorso dicembre). Il calo della domanda è legato al peggioramento delle condizioni di accesso al credito.